"Sin prisa però sin pausa" la massima che si è diffusa da quando Rafa Benitez è ala guida del Napoli. Senza fretta, ma senza pausa, è il motto della filosofia di gioco del tecnico spagnolo.
Passaggi veloci, gioco offensivo, difesa a quattro con un esterno alla volta che sale, due mediani che aiutano la difesa, uno dei quali costruisce anche il gioco, poi tre trequartisti, due dei quali fungono da ali, si accentrano come in un calcio d'altri tempi, e la punta centrale che non bada solo all'area di rigore, ma scambia palla e fa salire la squadra, con sponde e giocate in velocità.
Sintetizzare il gioco di Benitez in così poche righe può sembrare riduttivo, ma è un calcio propositivo, che guarda al passato, ma che anche innovativo, e che caratterizza molte squadre del campionato spagnolo, noto per il suo spettacolo e per i molti gol.
Benitez ha dimostrato di saper adattare questo calcio al campionato italiano, rendendo i movimenti non troppo radicali, e accorciando la squadra per farla ripartire in contropiede quando possibile (vedi gara con il Livorno).
Ma Benitez non è un mago solo sul campo e davanti alla lavagna. Benitez riesce a far breccia nelle teste dei calciatori. E' l'antitesi del sergente di ferro, e per questo non ha funzionato a Milano con l'Inter, dove ha sostituito un dittatore seppur carismatico, come Mourinho. Benitez è il tipo che prima di una partita importante ride e scherza con i suoi giocatori per fargli scaricare la tensione, distribuisce buffetti paterni per cercare un dialogo, un contatto, e instaurare un rapporto con i suoi calciatori. E' il tipo che non ha paura a concedere tre giorni di riposo consecutivi dopo una gara importante, o a far dormire qualche volta i calciatori a casa propria invece che in ritiro, se vede che la cosa può essere utile per distendere i nervi.
Benitez è un allenatore moderno, ed è anche un grande comunicatore: basta vedere il suo sito e l'uso appropriato e approfondito dei social network, che gli hanno permesso di approcciare nel migliore dei modi con la città, ma soprattutto con i tifosi. E' un allenatore che studia da manager, e che in futuro potrebbe tranquillamente ricoprire, qualora De Laurentiis decidesse di creare un assetto societario di respiro ulteriormente europeo.
Al tempo stesso Benitez è un uomo società, con le sue dichiarazioni mai fuori dalle righe, e sempre completamente allineate a quelle del presidente e del direttore sportivo.
Sono tutti questi gli ingredienti che fanno di Benitez un vero e proprio mago nel suo lavoro, e che portano molti tifosi a riporre tanta fiducia in lui prima che nella squadra.
Nessun commento:
Posta un commento