E’ il grido di più della metà delle persone che hanno partecipato al nostro sondaggio: “Riuscirà il Napoli a risalire la china e centrare almeno l'obiettivo Uefa?” Non sono molti i nostri lettori, ma li ringraziamo lo stesso ad uno ad uno perché ci stanno facendo crescere, e sembrano interessati a quanto scriviamo. Forse perché si stanno accorgendo che abbiamo una vera passione per il Napoli, ma che al tempo stesso cerchiamo di mettere in luce i punti di miglioramento e le cose che non vanno. E’ tempo di piccoli bilanci, ed è per questo che abbiamo deciso, per una volta, di essere un po’ autoctoni, pur senza dimenticare che il nostro obiettivo è parlare del Napoli.
Su dodici voti al sondaggio, sei hanno risposto di credere in un Napoli partecipante, l’anno prossimo a quella competizione europea che prenderà il nuovo nome di European Cup, e che circa vent’anni fa il Napoli di Maradona, Careca e Ferrara, portò a casa trionfante da Stoccarda, aggiungendo un trofeo inedito allo scaffale partenopeo.
Si inizia a credere quindi, in Donadoni, e nel suo operato, che trasmette, se non altro massima serietà, ma soprattutto si crede nuovamente in una squadra che non è mai stata di brocchi, ma che forse, per un lungo periodo, ha completamente dimenticato di saper giocare a calcio.
A vederla classifica attuale, però, l’obiettivo sembra tutt’altro che di facile raggiungimento. Nella migliore delle ipotesi, infatti, allo stato attuale, la zona utile dista di ben sette lunghezze. Se la coppa Italia (Tim Cup) non porterà gli esiti sperati, la situazione per gli azzurri si complicherà. Cosa fare? Semplice: cercare di vincere il maggior numero di partite possibili di qui alla fine. Ne mancano otto, ed un bel bottino pieno non starebbe certo male, considerata la tanta astinenza dai tre punti che ha il Napoli, addirittura dalla prima gara del 2009. Bisogna iniziare, poi l’appetito potrebbe venire mangiando.
La squadra pare in recupero fisico, e i tanti acciaccati sono sulla via di guarigione, anche se a rilento. Il primo a rispondere all’appello pare essere il Pocho Lavezzi, che molto probabilmente sarà della partita sabato contro l’Atalanta, molto probabilmente in coppia con Zalayeta, o magari partirà dalla panchina, considerato che sia il Panterone che Denis domenica sono andati in gol e chiedono un meritato spazio.
Lo stadio, nel sabato di Pasqua, si prevede piuttosto pieno, con tutto lo straordinario tifo azzurro pronto a trascinare la squadra ed a far sentire il calore da dodicesimo uomo in campo. Un pubblico che mai come questa volta è un campione anche di solidarietà, come la società azzurra, che è stata tra le prime a decidere di devolvere l’incasso in beneficienza, alle vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
Nessun commento:
Posta un commento