Mister Mazzarri lo ripeteva nella prima pate del suo mandato, e otteneva quello che chiedeva. “Il Napoli deve giocare tutte le partite come fossero finali” diceva ai microfoni il tecnico azzurro. E la squadra volava: sedici risultati utili consecutivi, media da Champions e quarto posto conquistato di diritto.
Poi comincia l’anno solare 2010, ed il passo rallenta, fino ad arrivare alle due sconfitte della gestione Mazzarri, quella contro l’Udinese, molto discussa, e quella meritata di domenica scorsa contro il Bologna.
Certi momenti possono capitare, come un lieve appannamento mentale, e una povertà di soluzioni offensive, che porta a segnare poco, e rimontare a fatica quando si subisce. Un po’ ha riconosciuto Mazzarri, c’è bisogno di riprendere a “temere” l’avversario, cercando di fare del propri meglio per batterlo.
Preso coscienza di tutte queste situazioni, l’unica cosa da fare è ricominciare a vincere e e riprender il passo dell’inizio della gestione Mazzarri. Quando il tecnico diceva che ogni partita era una finale, e quando pretendeva dai suoi che in campo giocassero come dei leoni.
E’ giunto quel momento: la Primavera è alle porte e in Primavera si decidono i campionati. Sono vicini anche i Mondiali, e molti azzurri avranno altre undici occasioni per mettersi in luce e aspirare alle rispettive nazionali. Il tutto senza contare che restano ben trentatré punti i palio, e tutto può succeder in classifica, dove il Napoli, sotto sotto, aspira almeno un posto all’Europa, dalla quale è tagliato fuori allo stato attuale.
Forza, ragazzi, quella di stasera con la Fiorentina è la prima delle undici finali, e non possiamo perderci questa grande occasione!
2 commenti:
Dai che è ora il momento di cacciare gli attributi!!!!!!!!!!!
Troppi camminatori in campo soprattutto in attacco...e troppe gravi defaians in difesa!!!!!!
O si esce alla svelta da qst tunnel o si fa la fine dell'anno sorso....
si ma cmq si scrive defaillance:D
grande chap!!!forza napoli!!!
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