De Sanctis 6: una sola parata degna di nota, nella ripresa, quando diventa una saracinesca umana. Il resto è poco o nulla, perché la difesa sta girando.
Campagnaro 6: non corre molti rischi, e se la cava come sa.
Dal 7’ s.t. Sosa 6: scambi interessanti con Cavani e Hamsik. Fa fatica a trovare la giusta posizione in campo. Deve crescere sotto il profilo fisico dopo l’infortunio.
Cannavaro 6,5: bravo nelle chiusure, duro quando c’è da picchiare. Peccato per l’espulsione, tra l’altro giusta.
Aronica 6,5: difende bene e cerca di far ripartire la squadra con qualche lancio lungo.
Maggio 5,5: parte bene in velocità, ma finisce sulla difensiva. Ancora qualche errore nei passaggi e negli scambi con i compagni.
Pazienza 7: un gladiatore: morde le caviglie degli avversari, spinge le azioni di contropiede, in particolare nella ripresa, di sicuro più bella del primo tempo.
Yebda 6: autoritario, ordinato, voglioso di far bene e di diventare un leader di questa squadra. Esce spazientito proprio per questo.
Dal 23’ s.t. Dumitru 5,5: poca disciplina tattica, si pesta i piedi con Cavani.
Vitale 6,5: ottimo primo tempo tutto grinta, velocità e precisione. Ripresa di livello un po’ più basso, ma è un calo giustificato.
Dal 32’ s.t. Dossena 5,5: da un nuovo entrato ci aspettavamo una maggiore spinta.
Zuniga 5,5: grande impegno, ma anche grande imprecisione e poca concretezza.
Hamsik 7: finalmente ci mette del suo in una gara che lo acclamava come traascinatore. Porta palla, serve assist interessanti, guida i tempi offensivi, si arrabbia quando il pubblico, all’intervallo, fischia la squadra, ma poi è il primo a correre sotto la curva e festeggiare con i tifosi. E’ l’Hamsik che vogliamo, sempre più trascinatore.
Cavani 7: il match winner, ancora lui, ancora nei minuti finali, ancora allo Steaua. Un colpo di nuca regala il successo al Napoli, dopo aver colto un palo e fallito altre due occasioni clamorose. Ma questo giocatore è indispensabile non solo per i gol. Fa salire la squadra, scambia con i compagni, ripiega. Vederlo giocare è un piacere. Grande, Matador.
Mazzarri – Frustalupi 7,5: il tecnico è in tribuna, squalificato, ma il suo secondo non lo fa rimpiangere. Sostituzioni coraggiose, alla fine premiate da una squadra che non molla mai. Il grande cuore della squadra è il cuore anche del tecnico, che pian piano sta trovando anche quest’anno la quadratura del cerchio. Ha capito come fare il turn over, sta lavorando sugli automatismi difensivi, sta dando grande carica ad un gruppo che non si pone limiti, ed ha come obiettivo soprattutto quello di divertire il pubblico.
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