Il 2010 calcistico si è chiuso con un Napoli sugli scudi, che è riuscito ad acchiappare il secondo posto, con un inizio di stagione strepitoso, giusta continuazione della conclusione della stagione scorsa, sempre gestita da Walter Mazzarri, che ha dato la sua identità a questa squadra.
Una squadra che diverte, perché è soprattutto un collettivo. Lavezzi, Cavani e Hamsik, i tre maggiormente dotati di classe, trovano giusta collocazione in una formazione che è un giusto mix anche di portatori d’acqua, e di elementi che garantiscono il giusto equilibrio.
Basti pensare a uno come Pazienza, che da oggetto misterioso è diventato un faro del centrocampo, sempre bravo a contrastare le sortite avversarie. Oppure a Yebda, che era già stato giudicato un bidone, invece è venuto fuori con le sue doti tecniche e la buona visione di gioco. In difesa, poi, i ragazzi di si organizzano, indipendentemente da chi gioca. I titolari quasi fissi sono Cannavaro, Campagnaro e Aronica, ma se pensiamo a Grava, e in particolare al suo salvataggio sulla linea, che domenica ha portato al gol vincente di Cavani, oppure a Santacroce, che quando entra si fa rispettare, ci convinciamo che questa squadra è un bel gruppo e un bel collettivo. Se inizieranno a girare anche le fasce (Maggio e Dossena, come Zuniga e Vitale, non sono ancora al top) potremo vederne delle belle.
Unico neo di questa squadra? La rosa ristretta. Se il Napoli si rinforza in quantità e qualità allora sì che non potrà porsi limiti in campionato. Per adesso noi, comunque, faremmo bene a non guardare la classifica, ma a divertirci giorno per giorno con il nostro Napoli, che ci sta regalando emozioni che non vivevamo da un bel po’.
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