ATALANTA (3-5-1-1): Consigli 7, Lucchini 6, Yepes 6,5, Stendardo 6 (33' st Livaja sv); Del Grosso 6,5 (20' st Brivio 5,5), Carmona 6, Cigarini 4,5, Baselli 6, Raimondi 6; Bonaventura 5,5 (13' st Maxi Moralez 5,5); Denis 6,5. A disp. Sportiello, Polito, Canini, Nica, Brivio, Migliaccio, Kone, Moralez, Brienza, De Luca, Marilungo, Livaja. All. Colantuono.
Arbitro: Rocchi.
Ammoniti: Callejon
Espulso: Cigarini per doppio giallo.
Con il turn over, quello vero, è chiaro che si soffra un po'. Ma alla fine si vince. L'Atalanta è bestia nera e lo si sapeva, ha fatto le barricate per un'ora, ma alla fine i valori azzurri sono emersi in tutta la loro forza, esuberanza, perché quando la posta in palio è quella dei tre punti, seppur alla vigilia del delicato esordio in Champions, bisogna riuscire a vincere a tutti i costi.
E allora turn over è stato, spazio a Cannavaro, Mesto, Dzemaili, Mertens e Armero. A riposo restano Britos, Hamsik, Behrami, Callejon. L'avvio è difficoltoso, si fa fatica a sfondare, si diventa prevedibili, affidando le sortite offensive quasi esclusivamente alla fascia sinistra, dove Armero e Insigne non riescono a dialogare a dovere. Quando si prova a destra, ed a farlo è soprattutto Mertens, si produce molta imprecisione.
E' negli ultimi venti minuti, con l'ingresso di Callejon e Hamsik, che il risutato si sblocca. Lo slovacco serve l'assist per i bel vantaggio di Higuain, poi Calejon, ancora lui, segna il terzo gol in tre partite finalizzando una magnifica azione che passa dai piedi di Insigne e Dzemaili.
Si può preparare tranquilli la Champions, perchè il Napoli è a punteggio pieno e oggi, guarda caso, Inter e Juve hanno pareggiato
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