Dopo la vittoria infrasettimanale
contro l’Udinese, meritata più che mai, si ritorna in campo sabato alle sei
contro il Catania, in una trasferta tutt’altro che agevole. Nonostante le
critiche immeritate che ha ricevuto la squadra dopo qualche piccola fase di
appannamento, la vittoria sull’Udinese, fino a quel momento imbattuta, ha fatto
tornare parzialmente il sereno, anche se persiste qualche screzio con la
stampa, testimoniato dal misterioso silenzio stampa della squadra, tranne di
Lavezzi, a fine gara mercoledì sera.
Il Napoli è nel periodo più
intenso di questa prima fase della stagione: non si smette proprio mai di
giocare. Se mercoledì c’è stato il campionato, sabato sarà ancora campionato,
mercoledì prossimo, 2 novembre, ci sarà la delicatissima gara di Champions
League contro il Bayern Monaco, in trasferta all’Allianz Arena, dove il Napoli
è chiamato ad una prova a dir poco eroica contro i campioni tedeschi, che
stavolta saranno sul campo amico.
Pare inevitabile che stavolta
Mazzarri debba ricorrere al turn over, senza curarsi troppo dei detrattori che
lo hanno assalito dopo la partita di Verona contro il Chievo, in cui il tecnico
azzurro è stato accusato di aver stravolto troppo la squadra.
Mazzarri non può curarsi di chi
lo critica, perché è troppo importante la salute del Napoli e il suo cammino in
questo campionato. Il turn over, in fasi come questa, più che importante o
necessario è praticamente indispensabile, se si vuole preservare i giocatori
miglior, e se si vogliono evitare infortuni: quelli di Donadel, Britos, Pandev
e l’ultimo di Gargano, sono frutto di questo continuo giocare, di questa
stagione ceh per il Napoli prevede un turn de force massacrante e che andrebbe
afrontato forse con una rosa non più ampia, ma più equilibrata, ed in cui gli
infortuni sono una normale conseguenza, quasi logica.
Che Mazzarri vada per la sua
strada, che non si faccia condizionare da nessuno e che osservi una giusta
alternanza in campo, come ha saputo fare contro il Cagliari. Massimo rispetto
per il Catania, ci mancherebbe, ma il Napoli può vincere anche se non ha in
campo tutta la squadra titolare.
Se Cavani ancora non gira è
preferibile o tenerlo in panchina, o farlo giocare come mercoledì, dietro a
Lavezzi, che pare più ispirato, e che può approfittare per continuare a
prendere nuovamente confidenza con il gol.
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