domenica 18 gennaio 2009

Le pagelle di Chievo-Napoli

Gianello 6: in campo al posto dell’infortunato Iezzo. Una domenica con una sola parata importante, e l’impotenza di due rigori subiti facendosi spiazzare in entrambi i casi da Marcolini, peraltro sullo stesso lato.

Cannavaro 5: tiene poco la posizione, spesso risulta impreciso. Esposito seppur rapido è innocuo, ma lui rischia di renderlo un fenomeno. Si complica la vita.

Rinaudo 5: su un campo pesante come quello del Bentegodi ci si aspettava che il su apporto fosse decisivo in positivo, invece lo è stato in negativo. Viene fuori con preoccupante difficoltà dalle mischie, in una di queste viene fuori provocando addirittura il secondo calcio di rigore del Chievo. La peggiore prestazione in azzurro per lui.

Contini 5: un evitabile intervento su Pellissier provoca il primo calcio di rigore per il Chievo. Non dà la solita sicurezza alla retroguardia.

Maggio 5,5: sulla fascia gira a corrente alternata. Solo in parte si dà da fare, ci si aspettava sicuramente di più. Nella ripresa Farina gli nega un rigore, ma ne aveva concessi già due al Chievo, e probabilmente gli è sembrato troppo.

Blasi 6: solita grinta e muscoli, ma non è bastato.

Dal 32’ s.t. Pazienza s.v.

Gargano 5,5: impreciso, veramente troppo, tanto da complicarsi la vita. Anche le sue solite doti di corsa sembrano riposte nel magazzino del san Paolo.

Hamsik 4: una partita passata quasi per intero a trotterellare ancora una volta. Dopo il momentaneo pareggio di Lavezzi sembra scuotersi un po’ ma una parola di troppo all’arbitro gli causa l’espulsione diretta. Riposerà per almeno un turno, e, considerando le ultime prestazioni, lo stop farà bene a lui ed al Napoli.

Vitale 6: tanta buona volontà a spingere sulla sinistra, ma la precisione ed i limiti tecnici rendono tutto quasi sterile.

Dal 30’s.t. Russotto 6: corre, dribbla, è pericoloso, ma un quarto d’ora di gioco non gli basta per incidere.

Denis 5,5: quando non girano i calciatori di fascia, non gira nemmeno lui, è quasi matematico. L’impegno però non manca. Si arrabbia quando sostituito, ma soprattutto con se stesso.

Dal 17’ s.t. Zalayeta 5,5: torna dopo gli acciacchi vari e partecipa come può all’assalto, ma con poca consistenza

Lavezzi 7: una furia che il Chievo riesce a contrastare solo in parte. Un gol che ancora una volta mette in luce la sua classe cristallina. Un leader silenzioso che si vede negare il pareggio e la doppietta personale solo dalla traversa della porta di Sorrentino. Il migliore, manco a dirlo.

Reja 6: fa le mosse giuste, ma è la squadra che risponde poco. Domenica contro la Roma sarà costretto a cambiare ancora.

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