Giusto il tempo di affossare il Siena, che il tridente è già in soffitta.
Nella partitella in famiglia del mercoledì, in vista della gara contro il Lecce, mister Reja ha provato il 4–4–2.
Lo schema più difensivista e meno spettacolare che ci sia, può diventare imprevedibile per gli avversari, considerando le caratteristiche che hanno alcuni calciatori del Napoli.
Alla difesa titolare (Santacroce, Cannavaro, Contini) si aggiunge Vitale, che sta tornando in auge dopo l'opaca rva coincisa con la pesante sconfitta con l'Atalanta.
A centrocampo il blocco centrale Blasi – Gargano è indissolubile, e non potrebbe essere diversamente, considerando gli equilibri che i due riescono a garantire. Sugli esterni spazio a Hamsik e Maggio, in spolvero dopo l’appannamento delle tre – quattro partite precedenti a quella con il Siena.
In attacco la premiata coppia Lavezzi – Denis cercherà di sfruttare i classici movimenti dello schema (punta centrale fissa e seconda punta che gli gira intorno). sacrificato Mannini, nonostante le sue ultime prove siano risulate all'altezza della situazione. E' chiaro che in termini difensivi l'ex Brescia non dà molto, e per salvaguardare gi equilibri Reja gli ha preferito il più difensivista Vitale.
Non è d escludere, però, che Reja stia pensando sotto sotto a cosa fare in caso di sentenza negativa del Tas, che ormai Mannini attende come una sorta di spada di Damocle, e che presto vedrà il suo ultimo atto. Staremo a vedere se questo schema rimarrà solo una prova in allenamento, oppure se Reja deciderà di dargli fiducia già nella gara di sabato sera.
Certo è che dipenderà molto dalla reale condizione fisica degli azzurri determinare l’efficacia dello schema. Se non si corre a mille, si rischia, nel migliore dei casi, di pareggiare zero a zero….
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