Atalanta: Consigli, Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso,
Schelotto, Cigarini (40' st Bonaventura), Carmona, Padoin, Moralez (37' st
Marilungo), Denis (47' st Gabbiadini). A disp. Frezzolini, Bellini, Raimondi,
Minotti. All. Colantuono
Napoli: De Sanctis, Fernandez (23' st Maggio), Cannavaro,
Campagnaro, Zuniga, Gargano, Dzemaili (29' st Santana), Dossena, Hamsik, Pandev
(18' st Lavezzi), Cavani. A disp. Rosati, Aronica, Grava, Fideleff. All.
Mazzarri
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatore:
19' st Denis, 49' st Cavani
Note: ammoniti Dzemaili, Schelotto, Zuniga, Fernandez,
Cigarini, Consigli
Partiamo dalla nota positiva:
finalmente torna il Napoli tutto cuore dello scorso anno, quello che riesce a
segnare in overtime. Cavani nella circostanza è ancora una volta un matador. Ma
di negativo c’è che questo Napoli continua a perdere punti per strada contro
squadre nettamente inferiori. Il problema lo si conosce, l’inadeguatezza delle riserve rispetto ai
titolari. Dzemaili per Inler, Campagnaro a sinistra per far posto a Fernandez
al posto di Aronica, Pandev al quale riesce meglio dire parolacce in italiano
che tirare a rete sono gli ingredienti del Napoli brutto di campionato, in cui
Mazzarri non riesce mai a far rifiatare gli elementi migliori.
Così non si va avanti, o almeno
non si va avanti come si dovrebbe, facendo affidamento sul grn cuore che ci
mettono i soliti, perché gasati da partite sempre più importanti e sentite. Ci
sono anche le partite meno importanti e meno sentite, che danno punti
importanti, e che andrebbero interpretate al meglio da chi gioca meno spesso.
Invece non va così, e sono sempre i soliti a dover togliere le castagne dal
fuoco.
A proposito, però, di partite
sentite, martedì c’è quella con la Juve. E proviamo finalmente a battere la
signora finora imbattuta!
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