martedì 29 novembre 2011

Le pagelle di Napoli-Juventus


De Sanctis 6: si trova a subire tre reti di cui non ha colpe, anzi cerca in tutti i modi di contrastare le conclusione dei bianconeri, che nelle tre circostanze dei gol si trovano da soli contro di lui.

Campagnaro 5,5: qualche black out anche per lui: retropassaggi azzardati, chiusure non sempre pulite. Ha ancora bisogno di tirare il fiato.

Cannavaro 6: non brilla come nelle occasioni migliori, ma in qualche modo se la cava contro gli attaccanti avversari.

Aronica 5: soffre per buona parte del secondo tempo Vucinic,  che spesso lo costringe ad uscire, e alla fine deve essere sostituito.

Dal 31’ s.t. Fernandez s.v.

Maggio 5: , Estigarribia e Pepe lo tengono basso, e spesso lo mandano fuori giri e fuori posizione, tanto da far trovare spesso un giocatore da solo contro il portiere proprio nella sua zona.

Gargano 5: soffre la classe di Pirlo che non riesce a contrastare quasi mai. Sbaglia qualche passaggio di troppo, e spiana a Pepe la strada per il gol del pareggio.

Inler 5,5: gioca a sprazzi, spesso arranca, gli manc ancora la precisione e la visione di gioco che ha quando invece è al top.

Zuniga 5,5: inconcludente in attacco, in difesa aiuta ma serve a poco.

Dal 42’ s.t. Dossena s.v.

Hamsik 7: segna il rigore, ma bisogna ripetere e lo sbaglia. Poi si rifà con un bel gol di testa. Ha giocato una partita finalmente autoritaria e vivace, conducendo buona parte delle azioni offensive degli azzurri.

Lavezzi 6,5: incontenibile dalla difesa juventina, meriterebbe maggiore gloria e dovrebbe giocare più avanti dove può far male, ma ci arriva poco e quando è già stanco.

Pandev 7,5: è la piacevole sorpresa di questa serata agrodolce. Segna una bella e convincente doppietta, si vede che è in forma, poi esce per l’ovazione finale e forse sarebbe dovuto restare in campo per continuare a dare una mano fino a quella che sarebbe dovuta essere una vittoria.

Dal 26’ s.t. santana s.v.

All.: Mazzarri 5: è vero che la squadra sta giocando troppo ed è stanca, è vero che mancava Cavani, ma questo Napoli ha lasciato a desiderare, per le solite cose. Per come gestisce il vantaggio, per come non riesce a reagire alle mazzate, e per come non cambia pelle in corso d’opera. Quest’ultimo aspetto in particolare è responsabilità dell’allenatore, perché se la squadra viene sistematicamente infilata alla sua destra, non è possibile che la cosa succeda sistematicamente più e più volte, portando a due reti che alla fine hanno determinato il risultato. E adesso basta farsi recuperare!

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