La vigilia del recupero tra
Napoli e Juve è uno scambio di convenevoli. Tra allenatori, giocatori e altri
addetti ai lavori. Una specie di quiete prima della tempesta, come se le due
squadre volessero nascondersi, e nessuna delle due volesse essere la favorita
di questa gara, desiderosa di giocare un brutto scherzo all’altra.
Che Napoli-Juve non sia una gara
come le altre lo sappiamo, e non potrebbe essere diversamente. E’ sicuramente
la gara più attesa della stagione per quanto riguarda il campionato, perché il
Napoli e Napoli la sentono tale da quando ci si giocava gli scudetti con
Maradona e Platini. Adesso si prova a fare lo stesso, anche se li attori sono
diversi: Del Piero, Lavezzi, Cavani, Matri, Pirlo, Hamsik sono solo alcuni tra
i protagonisti.
Napoli e Juve sono separate in
classifica da nove punti, con la signora capolista ed il Napoli a inseguire.
Non siamo ancora nemmeno alla metà del campionato, quindi nove punti non sono
niente, e riuscire a vincere contro i bianconeri sarebbe importante per la
formazione di Mazzarri, sia per il morale che per la classifica, tenendo anche
presente che la formazione di Antonio Conte è ancora imbattuta.
Per vincere il Napoli deve
rispolverare le prestazioni che offre in Champions League, con squadra corta,
aggressiva a centrocampo, attenta in difesa e micidiale nelle ripartenze offensive.
E’ sempre questa la ricetta azzurra che se ben bilanciata negli ingredienti
risulta irresistibile per qualsiasi squadra. In più il Napoli deve metterci l’orgoglio
che un’intera città gli sta dando, il sentimento di rivalsa contro lo strapotere
un tempo industriale, oggi solo calcistico del Nord, che la Juve rappresenta
più di tutti.
La gara contro la più odiata non
va affrontata con i convenevoli, ma con il coltello tra i denti. Quindi, una
volta riposti i microfoni del prepartita, gli undici in campo devono dare l’anima
per farci tornare a gioire anche in campionato.
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