Domenica col Bari è stata una beffa. Quel pari di Castillo all’ultimo secondo, dopo solo trenta instanti dalla rete liberatoria di Cannavaro, ha gelato lo stadio, e congelato la prima vittoria in campionato del Napoli. LA squadra è parsa imbambolata, si è fatta infilare in maniera clamorosa, seppur schierata, insieme al centrocampo, andato a vuoto su tutti gli interventi. Una situazione nel finale che ci è costata due punti, un calo di concentrazione tipico dell’inizio della stagione, ma che è preferibile non ripetere. Soprattutto quando si gioca in Europa.
L’Europa prossima ventura si chiama Utrecht, squadra olandese di scena giovedì sera al san Paolo. L’esordio del Napoli nel girone di Europa league vedrà uno stadio nuovamenter stracolmo dopo la poco felice parentesi di Bari, che ha visto uno stadio pieno a metà, vista la parziale fronda nei confronti della tessera del tifoso. In Europa si fa veramente sul serio, e chi ha poca esperienza se non dà il massimo si brucia facilmente. Errori come quelli di domenica in difesa (senza contare i soliti sotto porta) costeranno sicuramente cari. Occorre molta cattiveria agonistica, e tenere duro fino alla fine, con la speranza di festeggiare sì, ma solo a fine partita.
Di buono dalla gara di Bari il Napoli si porta un gruppo che sta crescendo, con un Cavani già in forma, ma vanno registrato i meccanismi in difesa e sulle fasce, mentre Lavezzi e Hamsik devono mettersi maggiormente al servizio di Cavani. E’ proprio su questi tre che il Napoli deve fare affidamento, e che dovranno trascinare la squadra. Ma una volta in campo è necessario che nessuno dimentichi una cosa: in Europa è vietato sbagliare!
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