Dalle stalle alle stelle. Dalle critiche alle esaltazioni. Il calcio, a certi livelli, è anche questo. Il Napoli di oggi e di appena una settimana fa ne è l’esempio, prima criticato aspramente per l’opaca prova con l’Utrecht, poi esaltato oltremodo per la bella rimonta con la Samp.
Per chi davvero sa leggere nelle cose, senza farsi trasportare troppo dall’amore innegabile tipico del tifoso, le cose sono piuttosto chiare, e soprattutto si vengono a smussare certi angoli della passionalità, che a volte distorcono la visione delle cose.
Il Napoli visto con l’Utrecht ha giocato male, e non ci sono scuse, nonostante Mazzarri avesse provato a cercarle, parlando di serata storta. Il Napoli che tornava in Europa dopo più di dieci anni doveva offrire ai propri tifosi una prova all’altezza della situazione, almeno sotto il profilo dell’impegno. Ma si gioca tanto, e qualche attenuante ci può anche stare.
Gli azzurri di Genova, invece, hanno preso il bandolo del gioco, al cospetto di una Samp che ha rinunciato a giocare e, nonostante i molti calci d’angolo collezionati, ha tirato poche volte in porta, ed ha dovuto attendere lo svantaggio per tirar fuori la grinta che gli ha consentito di rimontare. Bene la difesa, ma non stratosferica, considerando che Pazzini era veramente in giornata no. Bene il centrocampo, ma non infallibile, con il solo Palombo che era troppo facile da contrastare. Bene l’attacco, anche se molti scambi e tiri li ha gettati veramente alle ortiche. Bene Mazzarri, anche se continua a sbagliare nella gestione di alcuni aspetti ora sotto la sua responsabilità. Ultimo il “recupero” di Bucchi, reintegrato in rosa per l’infortunio di Lucarelli, dopo che è stato mandato più volte altrove, e di lì a poco gli si sarebbe rescisso il contratto. Bucchi è un bravo ragazzo, e chiunque giocherebbe in A, ma se dovesse far bene, come tutti ci auguriamo, non sarebbe certo merito di Mazzarri, che finora non ha mai creduto in lui e non gli ha dato nemmeno una possibilità.
Il Napoli, insomma, si sta pian piano ritrovando, e così come era esagerato prima criticarlo, ora non è il caso di esaltarlo. Lasciamo giocare questi ragazzi che se la possono cavare. La gara con il Chievo dirà sicuro qualcosa in più.
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