De Sanctis 6: non appare sicurissimo, come si vede in occasione di una uscita compiuta su un velenoso cross laziale. Sui tre gol, anzi suoi quattro compreso quello fantasma di Brocchi, non sembra piazzato ottimamente, ma comunque incolpevole.
Campagnaro 5: non è quello dei tempi migliori forse a causa dei postumi di un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per qualche settimana. Un paio di errori che potevano costare cari al Napoli, come nel primo tempo un disimpegno errato che lancia Mauri, e nella ripresa, dove ha molte responsabilità sul gol di Dias.
Cannavaro 5: il gol di Mauri è realizzato in una solitudine sconvolgente. Passano pochi minuti e il capitano della Lazio sfiora il gol in fotocopia. Il centro ha un buco, e colpa è in buona parte del capitano azzurro.
Aronica 5: non si sottrae dal disastro della difesa con una autorete da vero campione. Sinistro da due passi a trafiggere il proprio portiere. Da dimenticare, e in fretta pure.
Maggio 6. Attacca a corrente alternata, anche perché subisce la pressione di Sculli, che spesso lo costringe sulla difensiva.
Pazienza 5,5: il centrocampo è un po’ sguarnito, anche perché non riesce a fare il filtro che di solito gli riesce bene. Prova qualche verticalizzazione, ma con scarso successo.
Dal 13’ s.t. Mascara 6,5: regala velocità alla manovra e aiuta il Napoli a raggiungere un successo insperato. Muslera gli nega la gioia del gol con una prodezza.
Yebda 5,5: poco preciso e partecipe al gioco, e si vede: la Lazio ha spesso praterie sconfinate, in particolare nel secondo tempo.
Dal 41’ s.t. Lucarelli s.v.
Dossena 6,5: trova un gol insperato, con un bel colpo di testa. Il gol è il giusto premio per l’impegno che sta mettendo in campo da un bel po’, e che ha messo in campo anche oggi, anche se non ha avuto la concretezza dei tempi migliori.
Dal 32’ s.t. Gargano s.v.: uno spezzone id partita, che, sinceramente, ha fatto ben sperare.
Hamsik 5,5: cerca di prendere per mano la squadra nel primo tempo, ma sbatte contro il ben schierato centrocampo laziale.
Lavezzi 5: nel primo tempo le prova tutte, ma senza esito. Nella ripresa scompare. Quando lui non gira il Napoli ne risente, ed oggi, infatti, è stato salvato solo dalla fame di gol di Edinson Cavani.
Cavani 9: e siamo alla terza tripletta. Stavolta, però, il Matador ci ha proprio salvati. Perché stato lui a fare la differenza, considerando come ha giocato la squadra. Un campione che è nella storia del Napoli, come maggior cannoniere di tutti i tempi intendendo i gol in una singola stagione. Tre gol tutti diversi e tutti importanti: il colpo di testa fortemente voluto, il rigore indice di una freddezza incredibile, e il pallonetto, classe pura che sta diventando il suo marchio di fabbrica, un colpo da brevettare. Una tripletta che lancia il Napoli e che riapre per lui la corsa per la classifica cannonieri. Domenica prossima, però, dovremo fare a meno di lui, perché era diffidato e ammonito per un battibecco inutile, sarà squalificato.
All: Mazzarri 6,5: la difesa e il centrocampo oggi hanno offerto una delle peggiori prove della stagione. Il tecnico lo ha capito e prima ha messo fuori quasi l'intero centrocampo facendo giocare in attacco insieme Hamsik, Cavani, Lucarelli, Mascara e Lavezzi, poi, a fine gara, ha dichiarato che è necessario archiviare in fretta questa vittoria. La squadra del suo collega Reja, accolto al Napoli con gran calore, è risultata messa meglio in campo, e galoppava facilmente per le praterie messe a disposizione soprattutto nella ripresa da un centrocampo e una difesa spesso sguarniti, spaesati, disorganizzati. Il Napoli ha vinto con il cuore e con Cavani, capitalizzando tre occasioni su altrettanti calci piazzati. In questo finale, insomma, c’è tanto da lavorare, e soprattutto non bisogna mollare.
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