Napoli (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Behrami, Jorginho (35' st Inler); Callejon, Hamsik (27' st Insigne), Mertens (40' st Pandev); Higuain. A disp.: Colombo, Contini, Henrique, Britos, Maggio, Radosevic, Dzemaili, Pandev, Zapata. All.: Benitez
Genoa (3-4-3): Perin; Burdisso, De Maio, Antonini; Motta (18' st Calaiò), Matuzalem, Bertolacci, Antonelli; Konaté, Gilardino (1' st Fetfatzidis), Sculli (33' st Centurion). A disp.: Bizzarri, Albertoni, Portanova, Marchese, Cofie, Cabral, Sturaro, De Ceglie. All.: Gasperini
Arbitro: Banti
Marcatori: 13' Higuain (N), 38' st Calaiò (G)
Ammoniti: Hamsik, Albiol, Higuain, Callejon, Mertens (N), Matuzalem, Sculli (G)
Basta poco per compromettere una gara che si era incamminata sul giusto binario. Basta poco, veramente poco. Anche una punizione dell'ex di turno Calaiò, che segna il suo primo gol in carriera al Napoli con una punizione incredibile, come probabilmente mai gli era accaduto e forse non gli accadrà mai più.
Per come gli siamo legati glielo auguriamo, ma non contro il Napoli. Il Napoli, già, figlio dei soliti errori gli manca la cattiveria sotto porta, e alla fine lo paga.
Paga l'egoismo di Mertens, che tira in porta quattro volte in modo inefficace, e ignora i compagni meglio piazzati. Paga la giornata no di Jorginho, schierato più indietro, dove non copre a dovere e non riesce ad aiutare la fase offensiva. Paga l'imprecisione di Hamsik, che di giusto fa solo il passaggio per il gol capolavoro di Higuain.
La Roma vola, è difficile prenderla. Se non ci farà qualche regalo, sarà il caso di rassegnarsi alla terza piazza.
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