SWANSEA (4-2-3-1): 1 Vorm; 22 Rangel, 4 Chico, 6 Williams, 38 Davis; 7 Britton, 21 Canas (8 Shelvey, dal 26° s.t.); 11 Hernandez (20 De Guzman, dall'11° s.t.), 15 Routledge, 12 Dyer (57 Emnes, dal 33° s.t.); 10 Bony.
Panchina: 25 Tremmel, 2 Amat, 3 Taylor, 57 Emnes, 54 Ngog. All. Monk
NAPOLI (4-2-3-1): 1 Rafael (25 Reina, dal 1° s.t.); 11 Maggio, 4 Henrique, 5 Britos, 2 Reveillere; 88 Inler, 20 Dzemaili; 24 Insigne (14 Mertens, dal 29° s.t.), 17 Hamsik, 7 Callejon; 9 Higuain (19 Pandev, dal 38° s.t.).
Panchina: 33 Albiol, 31 Ghoulam, 85 Behrami, 91 Duvan. All. Benitez
ARBITRO Ivan BEBEK (Croazia), Assistenti: Tomislav Petrović-Miro Grgić (Croazia), Arbitri di porta: Domagoj Vučkov-Goran Gabrilo (Croazia), IV uomo: Dalibor Conjar (Croazia).
Risultato a occhiali per il Napoli.
In terra gallese la formazione azzurra si ferma sul pari, il primo risultato senza reti della sua stagione, dimostrando una lucidità ed una predisposizione in campo inferiore rispetto alle ultime uscite.
Lo Swansea è una quadra difficile da affrontare, non è forte in attacco, gli manca il fisico, ma ha giocatori che corrono, ed il Napoli, dove di solito soffre, fa veramente fatica.
Le ali devono sudare sette camicie per supportare i terzini azzurri a contrastare le sortite offensive dei padroni di casa. In fase offensiva il Napoli non si allunga come dovrebbe, e per lo Swansea è facile controllare Higuain, e chiudere gli spazi per gli scambi tra le ali. Prima Rafael, poi Reina, che gli subentra, risultano i migliori in campo del Napoli, considerato l'atteggiamento propositivo dello Swansea, e parzialmente di rimessa del Napoli.
Poco altro da aggiungere: se ne riparlerà al ritorno, e guai a sottovalutare questo avversario.
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