giovedì 27 febbraio 2014

Napoli-Swansea 3-1

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Inler, Behrami; Insigne (68' Mertens), Pandev (59' Hamsik), Callejon (83' Britos); Higuain. A disp.: Colombo, Fernandez, Dzemaili, Mertens, Zapata. All. Benitez
SWANSEA (4-2-3-1): Vorm, Tiendalli, Chico, Williams, Davies, Canas, de Guzman (81' Pozuelo), Hernandez, Routledge (62' Dyer), Emnes (70' Taylor), Bony. A disp.: Tremmel, Amat, Rangel, Pozuelo, Ngog. All. Monk
Arbitro: Hategan
Ammoniti: Canas, Chico, Inler, Taylor.
Reti: 16' Insigne, 29' de Guzman, 77' Higuain, 92' Inler 

C'è chi dice che le vittorie sofferte sono le più belle. Opinioni. Vincere da grande squadra è un conto, vincere perchè gli avversari non ne hanno più, e rischiare di non passare nonostante questo, è un altro. Ma quello che conta è la conquista degli ottavi, che vedranno gli azzurri contrapporsi ai portoghesi del Porto.

Al san Paolo contro lo Swansea è andato di scena un Napoli dai due volti. Aggressivo, concreto e veloce nei primi minuti, che si è poi ben presto sgonfiato dopo il bel gol di Insigne. 

Lo Swansea ha preso coraggio, e ha fatto affidamento sulla velocità di centrocampisti ed attaccanti per prenderci alla sprovvista. Le ali gallesi sono state brave a portare fuori posizione i nostri centrocampisti e difensori centrali, liberando le corsie per gli inserimenti. Da una di questa situazioni è nato il gol del momentaneo pareggio degli ospiti, che hanno colto nettamente di sorpresa la difesa, con tagli micidiali.

Dopo il gol subito, c'è stata una lunga abulia da parte della formazione azzurra. I ragazzi di Benitez hanno mantenuto sì il possesso di palla, ma senza velocizzare l'azione, e le sortite azzurre si fermavano spesso alla trequarti avversaria, per poi tornare a subire le ripartenze avversarie. Il gol di Higuain, che ha riportato in vantaggio il Napoli, è stato un vero e proprio colpo di fortuna.

Lo Swansea, però, non ha avuto la forza di segnare il secondo gol, ed il Napoli, nel finale di gara, è riuscito a difendersi finalmente bene, con Reina su tutti, ed a ripartire sulle praterie libere. Negli ultimi dieci minuti, gli azzurri sono stati capaci di sbagliare ben tre azioni nitide, con l'uomo solo contro il portiere. Ma proprio nell'ultimo giro di lancette ci ha pensato Inler a mettere il risultato e la qualificazione al sicuro.

Che sofferenza!

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