Gli ultimi minuti danno, gli
ultimi minuti a volte tolgono. A questo Napoli sempre più pazzo come i propri
tifosi, succede veramente tutto e il contrario di tutto.
Se da due anni e più a questa
parte ci fa esaltare per i gol e i risultati acciuffati nei minuti finali della
partita, a volte addirittura agli sgoccioli del recupero, nelle ultime gare, in
particolare quelle con Juve e Lecce, impressiona per come cala in tensione e
inizia a subire, gioco e reti assurde.
Se contro la Juve siamo riusciti
a subire addirittura tre reti, perdendo due punti che sembravano già in
saccoccia, contro il Lecce, su un tre a zero più che meritato e già maturato
nel primo tempo, siamo riusciti a mettere a segno il quarto gol, ma anche a
farcene segnare due da una squadra che è la cenerentola del campionato, non ne
ha già più e che probabilmente cambierà tecnico.
Il problema, insomma, non è da
trascurare, perché si rischia di perdere e anche clamorosamente, e se prima mai
avremmo pensato ad un Napoli che subisce nella ripresa, adesso dobbiamo tenerne
conto e tocca a Mazzarri risolvere
questo problema sul nascere, prima che diventi un difetto. Vogliamo vedere il
Napoli pazzo di sempre, ma quello che nel finale segna e ci fa gioire come
pazzi anche noi, perdendo la voce e festeggiando come bambini.
Mercoledì ci sarà la trasferta
decisiva con il Villareal, e, al di là di conti della serva, pastette vere o
presunte, premi, incentivi, sceicchi vari, occorre vincere, quindi occorre il
miglior Napoli, quello che sa vincere e non subisce.
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