Uno per reparto: un difensore, un
centrocampista, un attaccante. Tutti dello stesso livello dei titolati, no alle
riserve o a rincalzi da inserire in un turn over fatto solo pro forma.
Non è un proclama, è un auspicio,
quello di molti tifosi e di qualche esperto. Il Napoli è riuscito ad agguantare
gli ottavi di Champions, ma se vuole continuare nella corsa europea e mantenere
quella in campionato, deve assolutamente rinforzarsi. In queste settimane di
doppi impegni da settembre a dicembre, la formazione di Mazzarri ha messo in
luce i suoi limiti quando deve rinunciare ai suoi pezzi migliori. Le riserve,
seppur dotate di grande volontà, non riescono a non far rimpiangere i titolari,
e spesso si perde, si pareggia o si stenta in partite che sulla carta si
possono, e si devono vincere.
Se adesso il Napoli non è tra le
prime tre in campionato si deve anche a questo, oltre anche ad una preparazione
che mira a dare il massimo sempre nel finale, e speriamo che tenga.
E allora? Rinforzi! Se l’identikit
dell’attaccante riconduce ad Amauri, fuori rosa nella Juve, disposto a
decurtarsi l’ingaggio e svincolabile a breve, per i centrocampisti e i
difensori è probabile che il Napoli possa pescare ancora una volta in
Sudamerica, ma ci auguriamo che stavolta si affidi a giocatori già affermati,
con una certa esperienza internazionale, perché è quello che ci vuole per
puntare veramente in alto, e dare continuazione al processo di crescita e di
miglioramento continuo.
Ci permettiamo di dissentire con
De Laurentiis, che fa pretattica circa gli acquisti (forse per nasconderli)
affermando che possano portare disarmonia nello spogliatoio. Basta guardare l’inserimento
di Pandev che, seppur a rilento, sta riprendendo la sua strada, e viene facile
pensare che in un gruppo in cui le cose vanno bene, il nuovo arrivato è sempre
bene accetto. La cosa da fare è quindi continuare a farle andare bene, e ci si
può riuscire anche operando i necessari rinforzi.
Nessun commento:
Posta un commento