Ci interessano poco i numeri positivi inanellati, i riflettori dei media nuovamente addosso quasi a gufare un po’, quello che conta è che a Bergamo, come a Torino e a Firenze a trionfare è il Napoli operaio. Il Napoli che corre, che ha fame di vittoria, che si aiuta e fa quadrato anche e rimaneggiato, che sa soffrire quando gli avversari incalzano.
E’ un Napoli, insomma, che entusiasma non tanto per le belle giocate, quanto per il cuore. E se poi un pazzo come Fabio Quagliarella ci mette un colpo dei suoi, allora non manca nemmeno lo spettacolo, e anche i palati fini sono accontentati.
L’arrivo di Dossena, come ha specificato Mazzarri, sarà graduale, e può dare alla squadra quel quid in più, forse proprio quello che mancava a sinistra, dove Aronica si sta comportando alla grande.
Proprio Aronica, insieme a Pazienza, da tutti in queste ore apostrofato con la canzone “Una vita da mediano”, sono i simboli di questo Napoli operaio. Da includere anche Gianluca Grava, che sta vivendo una nuova vita calcistica dopo anni di C, ritardando di qualche anno il suo futuro prossimo, che molto probabilmente lo vedrà ristoratore.
Adesso? Continuare così, non mollare, isolarsi da un ambiente che ora li esalta, rimanere operai, continuare a vincere, farci sognare!!
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