E’ andato via Marino, ma il Napoli, con questo mercato di inizio 2010, sta dimostrando di avere dalla sua uomini altrettanto navigati.
Servirsi di regole vecchie quanto il mondo del calcio fa sempre bene, e se si vede la modalità con cui è nata l’operazione che ha finalmente portato a Ledesma, vuole dire che la dirigenza azzurra ha fatto centro.
Bigon, figlio d’arte, ha fatto storcere il naso ai più. Conosciuto più perché figlio di Albertino, artefice del secondo scudetto azzurro, il giovane Bigon ha cancellato con un sol colpo le diffidenze nei suoi confronti.
In primis ha portato a Napoli finalmente Dossena. L’ex esterno sinistro del Liverpool era protagonista di una telenovela che durava da giugno, e che lo staff azzurro ha messo fine in maniera proverbiale: ha diffuso la voce (in parte infondata, ma utile a sviare la concorrenza e i riflettori) di un interessamento su Modesto, mentre ha fatto volare Bigon in Inghilterra, per portare a casa l’ambito cartellino.
In secondo luogo Bigon, ed il resto dello staff societario, sta tenendo magistralmente anche il filo diretto con il mercato sudamericano, dove potrebbe arrivare qualche colpo interessante. Giocatori sconosciuti alla massa, ma non agli attenti osservatori, che potrebbero portare in azzurro un’ondata di qualità e di imprevedibilità.
Un chiaro segnale questo che non c’è una sola persona al comando, plenipotenziaria, ma uno staff serio, che riesce a seguire le direttive del patron concretizzandole con professionalità ed oculatezza. L’inizio è buono, ora occorre continuare su questo piano, già in questo mercato, poi nel prossimo.
Ora che il Napoli si rafforza, tra l’altro conservando i talenti migliori, come ad esempio Gargano, cui è stato adeguato il contratto, deve cercare di fare sul campo quel salto di qualità che ha chiesto Mazzarri. Vincere con continuità per mettere pausa alle grandi.
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