Non è tra i nomi che sono circolati subito e con maggiore insistenza, non lo abbiamo incluso nemmeno nel nostro sondaggio, ma il nome di Mario Balotelli come futuro attaccante del Napoli si sta facendo sempre più spesso nell’ambiente, e sono varie le fonti, più o meno attendibili, che parlano di sondaggi, interessamenti e trattative per portare il talento interista all’ombra del Vesuvio.
Di Balotelli si parla di continuo, del suo talento, del suo essere fuori dalle righe, del suo provocare ai limiti della decenza ambiente, compagni, stampa e tifosi avversari, mettendo in luce una immaturità caratteriale che è direttamente proporzionale al talento cristallino ed ai margini di miglioramento che sono ancora più evidenti.
Si tratta pur sempre di un ragazzo ventenne, che ne ha già passate tante, e che è italiano, ma con la pelle nera, e nel 2010 siamo talmente arretrati che diventa ancora un motivo di denigrazione, ma forse è solo invidia per chi riesce a fare col pallone praticamente tutto ciò che vuole.
Il talento, appunto, non si discute, e tra le varie squadra che lo inseguono, magari approfittando del suo rapporto di amore – odio con l’Inter, ora c’è anche il Napoli. Ne ha parlato Bigon, che ha ammesso un interessamento, quasi una trattativa, ne ha parlato il presidente De Laurentiis, che già lo vedrebbe, giovane, talentuoso, divo quale è, come uomo simbolo del suo Napoli che vuole essere giovane e vincente.
Ma Balotelli è veramente da Napoli? Certo, il Napoli sta cercando una punta da venti gol e Balotelli, se farà una stagione nel modo giusto, evitando colpi di testa fuori dal campo, venti reti le può fare senza problemi. E’ giovane, e questo può significare anche un punto interrogativo legato la suo rendimento, ai suoi limiti caratteriali. Napoli è una piazza difficile, che può esaltare e al tempo stesso deprimere qualsiasi giocatore, figuriamoci un ragazzo dal carattere piuttosto fragile.
Tutto un punto interrogativo, insomma. Ma d’altro canto, Balotelli a Napoli troverebbe un pubblico pronto a farne un beniamino, ma anche un allenatore, Mazzarri, che sa trattare i talenti (Cassano, Lavezzi, tanto per citarne due) e riesce a cavar da loro il meglio. Perché non dovrebbe riuscire anche con Balotelli?
In attesa di chiarire i nostri punti interrogativi, Balotelli in queste ore si giocherà il trofeo più importante della sua carriera, la Champions League, e non si esclude che proprio da questa partita possa passare un processo di maturazione tecnica e caratteriale, che per la prossima stagione potrebbe regalarci un nuovo Mario Balotelli, magari con una nuova maglia, quella azzurra del Napoli.
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