lunedì 10 maggio 2010

Napoli, l'Europa è merito di Mazzarri

Il sesto posto e l’Europa League diretta conquistata dal Napoli porta un nome su tutti: quello dell’allenatore Walter Mazzarri. Grazie al tecnico toscano, subentrato a Donadoni dopo sette giornate, il Napoli è riuscicot a fare del proprio meglio per eguagliare il traguardo che raggiunse sulla stessa panchina un certo Marcello Lippi, anche lui toscano, nel lontano 1994.

Quali sono i principali meriti di Mazzarri?

Sicuramente il tecnico ha saputo dare verve alla squadra sin dal primo allenamento. In pochi hanno dimenticato il piglio autoritario e grintoso che il tecnico ha messo in campo da subito, andando subito in forte contrasto con la flemma di Donadoni. A Castelvolturno con Mazzarri sono tornate le grida di incitamento alla squadra, per far loro dare il meglio prima in allenamento, poi in campo. I risultati sono arrivati subito: vittoria sul Bologna, quindici risultati utili consecutivi, e un Napoli che non molla mai, che vince spesso all’ultimo secondo, e che entusiasma il proprio pubblico perché ce la mette tutta.

Mazzarri dà un gioco alla squadra, valorizza le fasce, registra la difesa e rinforza il centrocampo: ecco il rispolvero di Pazienza come intenditore a far coppia con Gargano, in difesa ecco Grava, per sopperire all’assenza di Santacroce, alle prese con un serio infortunio, ed ecco Aronica a sinistra a dare spinta quando si attacca ed a ripiegare quando si subisce. Tre elementi che sono il simbolo del Napoli di Mazzarri che, seppur con la stessa identica rosa, ha cambiato completamente volto.

Le sconfitte ci sono state, ma sono state poche, così come i gol, tanto da rendere il Napoli non all’altezza della zona Champions, ma sarebbe stato veramente troppo. L’Europa League senza passare per i preliminari è il traguardo ideale che può dare al Napoli il giusto impulso per una crescita graduale, che dovrà portare questa squadra ai vertici.

Mazzarri, con il suo carattere e la sua preparazione, ci ha messo del suo, ed ha un ruolo predominante in questo processo. Si pensi anche alla maturazione tattica di Lavezzi, che da oggetto di arredamento da contemplare è diventato attaccante spietato sotto porta e ispiratore di manovra e ultimo passaggio, capace di stare in una posizione dove può far male davvero, invece che partire sempre da lontano. Lavezzi, con questa crescita caratteriale e calcistica, è stato decisivo per tutta la stagione, dimostrando id meritare la riconferma, ed evitando episodi che nel finale della scorsa stagione lo hanno messo in luce in negativo per capricci che poteva tranquillamente evitare.

Onore a Mazzarri, quindi, che ora è chiamato al salto di qualità anche personale. Il prossimo anno ci sarà l’Europa League a partire dal 19 agosto. Il Napoli è chiamato innanzitutto a superare le prime due partite, per poi giocarsi la fase a gironi, dove farà i conti con squadre blasonate. Con i rinforzi giusti (un attaccante su tutti) e seguendo il suo tecnico, il Napoli può arrivare lontano, sia in coppa sia in campionato.



Nessun commento: