giovedì 13 maggio 2010

Napoli, onora la gara con la Samp

In casa Napoli, dopo la conquista matematica dell’Europa, la squadra pare rilassata. Mazzarri ha fatto partire gli allenamenti il mercoledì, mentre di solito già dal martedì, al massimo il pomeriggio, si riprende a correre e sudare per preparare la partita della domenica. Dopo “Oi vita oi vita mia” di domenica scorsa, e la cena con mogli al seguito ed il presidente De Laurentiis, è normale che il Napoli sia rilassato, ma l’ultima partita di campionato, in programma con la Sampdoria, va onorata a tutti i costi. Ecco perché.

Va onorata, perché per la Sampdoria è una gara che vale ancora qualcosa, ed il Napoli è chiamato a dare il massimo, anche per evitare di mettere dubbi sul regolare svolgimento del campionato, considerato che ce ne sono già alcuni.

La partita con la Samp va onorata perché Mazzarri, ex allenatore dei blucerchiati, deve dimostrare alla sua ex piazza che, se gli avessero dato la squadra che ora ha Del Neri, gli avrebbe regalato la Champions ben prima dell’ultima giornata, e che adesso a Napoli sta vivendo una nuova carriera, anche più avvincente di prima. Lo ha chiesto anche De Laurentiis, che non a caso è il presidente azzurro, quello che, tanto per capirci, paga gli stipendi.

La gara di domenica va onorata perché Fabio Quagliarella, figliol prodigo azzurro, deve fare il possibile per convincere Lippi a tenerlo anche nella lista definitiva, dopo che l’ha inserito nella prima lista di partecipanti ai Mondiali.

Il Napoli deve onorare la gara di domenica perché German Gustavo Denis, dopo una serie innumerevole di errori, è chiamato ad un tentativo disperato teso a dimostrare che merita la riconferma, anche se non si ripartirà da lui.

Il Napoli deve esserci, e deve dare il massimo, perché forse ci potrà essere spazio anche per Erwin Hoffer. Dovrà dare il massimo anche senza Lavezzi, e senza Campagnaro, che da ex forse si sarebbe tolto qualche sassolino, dopo una stagione ad alti livelli.

Il Napoli, insomma, deve scendere in campo come se non avesse ancora vinto niente, provare a vincere, e, anche se non dovesse riuscirci, saremo contenti lo stesso. Ma vogliamo la maglia sudata.

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