sabato 19 febbraio 2011

Lavezzi inchiodato da un'immagine Mediaset

Ne ha parlato il quotidiano “Il Mattino” di oggi, lo ha spiegato anche l’avvocato del Napoli Grassani: la squalifica a Lavezzi è stata confermata dopo che era stata ammessa una seconda prova: un’immagine del presunto sputo fornita da Mediaset, e più precisamente da Controcampo.

Non siamo pratici di giustizia sportiva e più precisamente calcistica, e non possiamo, pertanto, affermare se è lecito, in circostanza di “prova tv” considerare fulcro di un dibattimento ( e di vari gradi di giudizio) prima una prova, poi d’improvviso un’altra. La cosa, però, ci fa riflettere.

La seconda prova consentirebbe di vedere con maggiore chiarezza lo sputo di Lavezzi. Possibile che le immagini di Mediaset siano più nitide delle prime, fornite da Sky, che imperversa con i suoi spot che promuovono l’HD, alias alta definizione. La cosa fa riflettere, e dubitare, pensar male insomma.

Il primo a dubitare sull’attendibilità della seconda prova è colui che vi ha avuto a che fare, Gianluca Paparesta, ex arbitro tra i protagonisti in negativo di Calciopoli e moviolista di Controcampo. Paparesta ha dichiarato a “Il Mattino” di non poter considerare come attendibile l’immagine del suo programma e che lo sputo anche in questo caso non si avverte con precisione.

Il dubbio sale, cresce, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. La seconda prova viene da Mediaset, che appartiene ad un gruppo ben preciso, che comanda l’Italia, e che comprende anche una squadra di maglia rossonera, capolista in campionato davanti al Napoli e prossimo avversario in trasferta degli azzurri, e che di giustizia non uguale per tutti se ne intende. In quella gara il Pocho non ci sarà. Missione compiuta?

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