domenica 6 febbraio 2011

Napoli-Cesena 2-0

Napoli: De Sanctis, Santacroce, Cribari, Aronica, Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga (40' st Dossena), Hamsik (29' st Mascara), Lavezzi (45' st Sosa), Cavani. A disp. Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, Lucarelli. All. Mazzarri
Cesena: Antonioli, Dellafiore, Pellegrino, Von Bergen, Santon, Caserta (8' st Sammarco), Colucci, Parolo (36' st Rosina)), Giaccherini (26' st Budan), Jimenez, Bogdani. A disp. Calderoni, Felipe, Ceccarelli, Appiah. All. Ficcadenti
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatore: 13' pt Cavani, 46' st Sosa
Note: ammoniti Maggio, Santacroce, Jimenez

Il Chievo è già alle spalle. Il Napoli torna a vincere, batte il Cesena senza strafare e continua nella sua corsa. Ora il distacco dal Milan capolista è di tre lunghezze, in vista della fida di sabato sera contro la Roma, delicata, importante e difficile, come tutte le grandi sfide.

Il Napoli, come detto, non brilla, ma detta subito legge, passando in vantaggio con il solito Cavani, che finalizza un’azione straordinaria propiziata dal buon Cribari, passata per i piedi di Hamsik, filtrante per Maggio, che ha servito il Matador con una bella palla al centro. Come un falco, il Matador, Cavani, sempre più capocannoniere di serie A, ha portato in vantaggio la squadra. Il Napoli continua a dominare, ma non è il solito Napoli spumeggiante. Prima Zuniga sbaglia clamorosamente, poi nella ripresa Maggio, gran partita la sua, si vede negare un gol netto, non visto dal guardalinee di destra (ennesimo gol fantasma di un campionato che non vuole risolvere il problema). Il Napoli c’è, e controlla la gara contro un Cesena che ha solo Jimenez come giocatore veramente pericoloso, e se ne accorge Yebda, non impeccabile a centrocampo, e se ne accorge Aronica, che spesso deve fermarlo con le maniere forti.

Anche se non brilla il Napoli riesce poi a chiudere l’incontro nel finale. Cavani serve il nuovo entrato ed esordiente Mascara, da questi palla al centro per Sosa, sì proprio lui, il Principito, che segue l’azione, e quasi a sorpresa si incunea in area e anticipa il diretto avversario mettendo in rete il gol del raddoppio. Una bella soddisfazione per l’argentino, che si candida a ritagliarsi il suo spazio in squadra, abbandonando il ruolo di oggetto misterioso.


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