Con Cavani fuori combattimento almeno per un’altra settimana per l’infortunio di mercoledì sera, ora a Goran Pandev.
Lo stempiato attaccante azzurro, sabato sera contro la sua ex squadra, l’Inter, dovrebbe partire quasi sicuramente da titolare, e sarà per lui la seconda volta con la maglia del Napoli, dopo la trasferta di Verona col Chievo. Spazio al macedone, che sabato sfida proprio il suo passato, e i tifosi del Napoli si augurano che riesca a mettere a segno il gol dell’ex.
Sostituire Cavani non è facile, considerando il lavoro che l’uruguaiano riesce a fare pe la squadra, al di là dei tanti gol che fortunatamente, riesce a fare. Ma la distorsione alla caviglia ha avuto la meglio, e per il Matador ci vuole tanto riposo per tornare di nuovo grande e fare il bene suo e del Napoli. E allora Pandev è chiamato alla prima grande prova della verità davanti al vecchio e al nuovo pubblico. Le prime presenze del macedone non hanno convinto. Pandev è ancora quel giocatore che lo scorso anno, con la maglia dell’Inter, ha messo a segno solo due gol in tutta la stagione. Ma in passato il macedone i gol li ha sempre fatti, e probabilmente deve solo sbloccarsi.
Il Napoli, sabato sera contro l’Inter, potrà sfruttare le sue caratteristiche migliori: tecnica, capacità di far salire la squadra, passaggio smarcante e rapidità negli scambi in attacco, ed in più un qualcosa che non ha prezzo: Pandev conosce l’Inter ed i suoi difetti, quindi anche quelli della difesa, sapendo come colpi.
Speriamo che quella di sabato sia una gara favorevole per il Napoli, e che ci regali finalmente il vero Pandev, che se riesce a essere al massimo può contribuire, e tanto, alla causa azzurra.
venerdì 30 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
Le pagelle di Napoli-Villareal
De Sanctis 6,5: parate non molto difficili, ma che mettono sicurezza.
Campagnaro 7,5: una vera e propria saracinesca. Non sbaglia nulla, chiude tutto e diventa un incubo per gli avversari.
Cannavaro 5,5: soffre la velocità di esecuzione di Rossi, e rimedia con tutti i mezzi, leciti e non.
Aronica 7: non era facile per lui vedersela con Nilmar, eppure riesce a limitarlo in maniera notevole. Efficace nei raddoppi, pulito nelle chiusure.
Zuniga 6: partita giudiziosa, accorta, soprattutto in difesa, con pochi spunti offensivi, perché Català gioca alto.
Inler 6,5: prende per mano la squadra per buona parte della gara, poi cala alla distanza.
Gargano 7: inesauribile, su ogni pallone, in attacco e in difesa, qualche errore poi esce stremato. Ma bene così.
Dossena 5,5: premiata la generosità, ma non riesce a tenere i ritmi della partita. Spinta in avanti onorata solo in parte.
Hamsik 7: un gran gol, al volo, di grande freddezza, stupendo, che regala al Napoli il vantaggio. Una corsa strepitosa sotto i distinti, un urlo sovrumano di chi è Napoletano ad honorem, e un grido ai tifosi: fatemi sentire il vostro grido, non sento un c… Partita positiva sia in fase offensiva che in copertura. Lo vorremmo sempre così, e speriamo ci accontenti.
Lavezzi 7: assist per il vantaggio di Hamsi, rigore procurato per il raddoppio di Cavani: il solito Pocho decisivo, il solito terrore delle difese che per fermarlo devono fargli male, il solito insostituibile Pocho che in queste partite fa sempre più la differenza.
Dal 32’ s.t. Mascara s.v.
Cavani 7: rigore imparabile ,e gara molto positiva come al solito, a tutto campo. Sfiora il gol un altro paio di volte, ed è un peccato. Poi si fa male per una stortaccia in quella che poteva essere la sua seconda rete. Speriamo di recuperarlo presto.
Dla 27’ s.t. Pandev s.v.
All.: Mazzarri 7: la squadra al di là dei due minuti in cui ha fatto suo l’incontr, è sembrata mesa mlto bene in campo. Il centrocampo è stato solido, le fasce giudiziose in copertura, un po’ meno in attacco, e la difesa in qualche modo ha rimediato alle sortite di Rossi e Nilmar. Quando si vince si ha sempre ragione, e adesso tutti esaltano il suo turn over dopo averlo pesantemente criticato. La verità sta sempre nel mezzo: quest’anno il turn over ci sarà ed è giusto che ci sia, ma la squadra ha la sua ossatura che non va stravolta. La vittoria dà morale e fa ben sperare per il prosieguo. Ora bisogna concentrarsi sul campionato, recuperando pian piano qualche infortunio.
Campagnaro 7,5: una vera e propria saracinesca. Non sbaglia nulla, chiude tutto e diventa un incubo per gli avversari.
Cannavaro 5,5: soffre la velocità di esecuzione di Rossi, e rimedia con tutti i mezzi, leciti e non.
Aronica 7: non era facile per lui vedersela con Nilmar, eppure riesce a limitarlo in maniera notevole. Efficace nei raddoppi, pulito nelle chiusure.
Zuniga 6: partita giudiziosa, accorta, soprattutto in difesa, con pochi spunti offensivi, perché Català gioca alto.
Inler 6,5: prende per mano la squadra per buona parte della gara, poi cala alla distanza.
Gargano 7: inesauribile, su ogni pallone, in attacco e in difesa, qualche errore poi esce stremato. Ma bene così.
Dossena 5,5: premiata la generosità, ma non riesce a tenere i ritmi della partita. Spinta in avanti onorata solo in parte.
Hamsik 7: un gran gol, al volo, di grande freddezza, stupendo, che regala al Napoli il vantaggio. Una corsa strepitosa sotto i distinti, un urlo sovrumano di chi è Napoletano ad honorem, e un grido ai tifosi: fatemi sentire il vostro grido, non sento un c… Partita positiva sia in fase offensiva che in copertura. Lo vorremmo sempre così, e speriamo ci accontenti.
Lavezzi 7: assist per il vantaggio di Hamsi, rigore procurato per il raddoppio di Cavani: il solito Pocho decisivo, il solito terrore delle difese che per fermarlo devono fargli male, il solito insostituibile Pocho che in queste partite fa sempre più la differenza.
Dal 32’ s.t. Mascara s.v.
Cavani 7: rigore imparabile ,e gara molto positiva come al solito, a tutto campo. Sfiora il gol un altro paio di volte, ed è un peccato. Poi si fa male per una stortaccia in quella che poteva essere la sua seconda rete. Speriamo di recuperarlo presto.
Dla 27’ s.t. Pandev s.v.
All.: Mazzarri 7: la squadra al di là dei due minuti in cui ha fatto suo l’incontr, è sembrata mesa mlto bene in campo. Il centrocampo è stato solido, le fasce giudiziose in copertura, un po’ meno in attacco, e la difesa in qualche modo ha rimediato alle sortite di Rossi e Nilmar. Quando si vince si ha sempre ragione, e adesso tutti esaltano il suo turn over dopo averlo pesantemente criticato. La verità sta sempre nel mezzo: quest’anno il turn over ci sarà ed è giusto che ci sia, ma la squadra ha la sua ossatura che non va stravolta. La vittoria dà morale e fa ben sperare per il prosieguo. Ora bisogna concentrarsi sul campionato, recuperando pian piano qualche infortunio.
martedì 27 settembre 2011
Napoli-Villareal 2-0
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Zuniga, Inler, Gargano, Dossena, Hamsik, Lavezzi (32' st Mascara), Cavani (27' st Pandev). A disp. Rosati, Grava, Fideleff, Fernandez, Santana, Mascara. All. Mazzarri
Villarreal: Diego Lopez, Zapata, Musacchio, Gonzalo Rodriguez (33' pt Camunas), Català, De Guzman (39' st Perez), Senna (38' st Mubarak), Bruno Soriano, Cani, Rossi, Nilmar. A disp. Cesar, Oriol, Marchena, Gaspar. All. Garrido
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
Marcatori: 15' pt Lavezzi, 17' pt Cavani rig.
Due a zero, e “te pass ‘a paura”. La paura è del Villareal, fa novanta, come i minuti vissuti impotenti contro un Napoli che fa paura. Come aveva detto Mazzarri nel pre – partita. E così è stato. La paura del Napoli di un grande palcoscenico, spazzata via in quindici minuti o poco più dimostrando la superiorità sul gioco, la superiorità rispetto allo scorso anno, la rescita cui sta andando incontro la formazione azzurra sia sotto porta che a centrocampo. Ora aspettiamo la difesa, ma siamo sulla buona strada, infortuni permettendo.
Già, gli infortuni, la nota dolente di questa serata magnifica, in campo e sugli spalti, che ci ha regalato un grande Napoli. Anzi, grandissimo, che ci riempie di gioia tanto da non sapere più dove metterla. Gli infortuni di Cavani, ancora una volta generosissimo, e di Aronica, metteranno Mazzarri in condizione di inventarsi una nuova formazione per sabato sera contro l’Inter. Ma adesso è tempo di gioire, perché questo Napoli cresce e continua a stupire. Il girone in Champions è ancora lungo, ma finora che soddisfazione. E adesso continuiamo così, non molliamo per nessun motivo al mondo. E guai a sparare sulla squadra e su Mazzarri: dobbiamo solo incitarli perché con il nostro aiuto, di noi tifosi veri, possono diventare grandi.
Bravi tutti, da Aronica a Inler, da Lavezzi ad Hamsik passando per Cavani, per poi tornare a De Sanctis.
Oi vita oi vita mia, questo Napoli ci emoziona la vita. Grandi!
Villarreal: Diego Lopez, Zapata, Musacchio, Gonzalo Rodriguez (33' pt Camunas), Català, De Guzman (39' st Perez), Senna (38' st Mubarak), Bruno Soriano, Cani, Rossi, Nilmar. A disp. Cesar, Oriol, Marchena, Gaspar. All. Garrido
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
Marcatori: 15' pt Lavezzi, 17' pt Cavani rig.
Due a zero, e “te pass ‘a paura”. La paura è del Villareal, fa novanta, come i minuti vissuti impotenti contro un Napoli che fa paura. Come aveva detto Mazzarri nel pre – partita. E così è stato. La paura del Napoli di un grande palcoscenico, spazzata via in quindici minuti o poco più dimostrando la superiorità sul gioco, la superiorità rispetto allo scorso anno, la rescita cui sta andando incontro la formazione azzurra sia sotto porta che a centrocampo. Ora aspettiamo la difesa, ma siamo sulla buona strada, infortuni permettendo.
Già, gli infortuni, la nota dolente di questa serata magnifica, in campo e sugli spalti, che ci ha regalato un grande Napoli. Anzi, grandissimo, che ci riempie di gioia tanto da non sapere più dove metterla. Gli infortuni di Cavani, ancora una volta generosissimo, e di Aronica, metteranno Mazzarri in condizione di inventarsi una nuova formazione per sabato sera contro l’Inter. Ma adesso è tempo di gioire, perché questo Napoli cresce e continua a stupire. Il girone in Champions è ancora lungo, ma finora che soddisfazione. E adesso continuiamo così, non molliamo per nessun motivo al mondo. E guai a sparare sulla squadra e su Mazzarri: dobbiamo solo incitarli perché con il nostro aiuto, di noi tifosi veri, possono diventare grandi.
Bravi tutti, da Aronica a Inler, da Lavezzi ad Hamsik passando per Cavani, per poi tornare a De Sanctis.
Oi vita oi vita mia, questo Napoli ci emoziona la vita. Grandi!
Napoli-Villareal: le probabili formazioni
Sarà innanzitutto record d’incasso assoluto, di tutta la storia del Napoli e di quello stadio, il san Paolo, che dopo aver ospitato le più belle gesta di Maradona, torna ad essere a tutti gli effetti un tempio del calcio che conta.
Addobbato a festa per esigenze del torneo, il san Paolo ospiterà la prima del Napoli in casa, sperando di diventare un tempio di belle gesta, come è stato, l’ultima volta, contro il Milan in campionato.
Mazzarri si affida ai suoi pezzi migliori, eccezion fatta per Maggio, che è uscito malconcio dalla partita con il Chievo, mentre dall’altra parte è probabile che Pepito Rossi, dopo l’iniziale forfait, riesca a giocare una parte di gara.
Sarà una partita tesa, difficile in cui il Napoli è chiamato a dare il meglio. I tifosi, come sempre, hanno già vinto la loro gara, riempiendo lo stadio nonostante i prezzi non proprio popolari, considerando anche l’importanza della competizione.
La parola passa, ora, a chi scenderà in campo. Queste le probabili formazioni:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez (Campagnaro), Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik (Santana), Lavezzi; Cavani.
VILLAREAL (4-4-1-1): Lopez; Zapata (Mario), Musacchio, Gonzalo Rodriguez (Zapata), Català; Camunas, Senna (Marchena), Soriano, De Guzman (Wakaso); Cani (Rossi); Nilmar.
Addobbato a festa per esigenze del torneo, il san Paolo ospiterà la prima del Napoli in casa, sperando di diventare un tempio di belle gesta, come è stato, l’ultima volta, contro il Milan in campionato.
Mazzarri si affida ai suoi pezzi migliori, eccezion fatta per Maggio, che è uscito malconcio dalla partita con il Chievo, mentre dall’altra parte è probabile che Pepito Rossi, dopo l’iniziale forfait, riesca a giocare una parte di gara.
Sarà una partita tesa, difficile in cui il Napoli è chiamato a dare il meglio. I tifosi, come sempre, hanno già vinto la loro gara, riempiendo lo stadio nonostante i prezzi non proprio popolari, considerando anche l’importanza della competizione.
La parola passa, ora, a chi scenderà in campo. Queste le probabili formazioni:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez (Campagnaro), Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik (Santana), Lavezzi; Cavani.
VILLAREAL (4-4-1-1): Lopez; Zapata (Mario), Musacchio, Gonzalo Rodriguez (Zapata), Català; Camunas, Senna (Marchena), Soriano, De Guzman (Wakaso); Cani (Rossi); Nilmar.
lunedì 26 settembre 2011
Napoli, è semplice: devi dare il massimo
Superare il turno di Champions League: lo vogliono i tifosi, lo vuole l’allenatore, lo vuole la squadra. Lo ha esplicitato Lavezzi in conferenza stampa, alla vigilia di questo Napoli-Villareal un anno dopo, ambientazione Champions, il più prestigioso trofeo al mondo che ritrova il san Paolo dopo ventun’anni.
Superare il turno non sarà facile ma è possibile, possibile per il miglior Napoli però, non quello che ha giocato contro Chievo e Fiorentina. Questa Champions League, che porta via energie e punti, come dice Mazzarri, ora va quindi onorata nel modo più semplice: dando il massimo.
Dare il massimi per battere il Villareal, per far valere il fattore campo e far capire alle altre squadre del girone che il Napoli c’è e intende giocarsi le sue carte, rientrando tra le prime due, che virtualmente sono Manchester City e Bayern Monaco.
Tra gli spagnoli non ci sarà Rossi, tra gli azzurri mancheranno Maggio e Dzemaili. Il Napoli deve pensare solo ed esclusivamente a vincere e, paradossalmente, quando c’è un solo pensiero in testa le cose possono sembrare anche più facili.
Staremo a vedere, ma il Napoli deve cercare di far sua quella che è una grossa occasione per continuare a diventare grande.
Superare il turno non sarà facile ma è possibile, possibile per il miglior Napoli però, non quello che ha giocato contro Chievo e Fiorentina. Questa Champions League, che porta via energie e punti, come dice Mazzarri, ora va quindi onorata nel modo più semplice: dando il massimo.
Dare il massimi per battere il Villareal, per far valere il fattore campo e far capire alle altre squadre del girone che il Napoli c’è e intende giocarsi le sue carte, rientrando tra le prime due, che virtualmente sono Manchester City e Bayern Monaco.
Tra gli spagnoli non ci sarà Rossi, tra gli azzurri mancheranno Maggio e Dzemaili. Il Napoli deve pensare solo ed esclusivamente a vincere e, paradossalmente, quando c’è un solo pensiero in testa le cose possono sembrare anche più facili.
Staremo a vedere, ma il Napoli deve cercare di far sua quella che è una grossa occasione per continuare a diventare grande.
domenica 25 settembre 2011
Contro il Villareal vogliamo il miglior Napoli
Giocare troppo fa male, appanna, rende poco lucidi, stanca mente e corpo, perché in Italia oltre al campionato difficile c’è da fare i conti con un ambiente pieno di pressioni che vengono da ogni fronte.
Dopo la sconfitta di Verona con il Chievo, il Napoli non è andato oltre il pareggio con i viola della Fiorentina, dopo una gara giocata bene solo per un tempo, in cui, c’è da dirlo, la Fiorentina ha ben giocato, anche se è un po’ in credito con la fortuna soprattutto per un paio di rigori non visti dall’arbitro Valeri.
Non c’è molto tempo per riflettere, c’è da giocare ancora, senza sosta, almeno fino ai primi di ottobre, quando ci saranno le nazionali. Per Mazzarri e il suo gruppo bisogna recuperare in fretta, e riprendersi da questi parziali scivoloni, che in parte sono quasi previsti, fisiologici, programmati, considerando che anche le altre non sono continue già ad inizio campionato, e considerando che la Champions da sempre, come ha riconosciuto lo stesso Mazzarri, toglie energia e punti in campionato. Sì, in campionato, perché spesso quando si gioca in campionato prima dell’impegno europeo si è poco brillanti, e si rischia anche di perdere.
Perfetto, tutto giusto: ma adesso vogliamo il miglior Napoli. Quello stesso Napoli che ha brillato con Manchester e con Milan, lo vogliamo nuovamente con il Villareal. La formazione spagnola non avrà Giuseppe Rossi, infortunato, ed il Napoli, in casa, dovrà tentare il bottino pieno, cercando anche di vendicare l’eliminazione dello scorso anno in Europa League, quando gli azzurri furono mandati a casa pur giocando notevolmente meglio.
Adesso, dopo aver giustificato il Napoli di queste due prove opache in campionato, non ammettiamo scuse: in Champions League bisogna dare il massimo. Queste gare, solo per quello che rappresentano, devono dare motivazioni straordinarie, e moltiplicare le energie anche se già scarseggiano. Il pubblico riempirà lo stadio di cuori e colori azzurri, poi toccherà alla squadra riuscire nell’impresa e vincere per poter sperare nel passaggio del turno: contro il Villareal vogliamo a tutti i costi il miglior Napoli
Dopo la sconfitta di Verona con il Chievo, il Napoli non è andato oltre il pareggio con i viola della Fiorentina, dopo una gara giocata bene solo per un tempo, in cui, c’è da dirlo, la Fiorentina ha ben giocato, anche se è un po’ in credito con la fortuna soprattutto per un paio di rigori non visti dall’arbitro Valeri.
Non c’è molto tempo per riflettere, c’è da giocare ancora, senza sosta, almeno fino ai primi di ottobre, quando ci saranno le nazionali. Per Mazzarri e il suo gruppo bisogna recuperare in fretta, e riprendersi da questi parziali scivoloni, che in parte sono quasi previsti, fisiologici, programmati, considerando che anche le altre non sono continue già ad inizio campionato, e considerando che la Champions da sempre, come ha riconosciuto lo stesso Mazzarri, toglie energia e punti in campionato. Sì, in campionato, perché spesso quando si gioca in campionato prima dell’impegno europeo si è poco brillanti, e si rischia anche di perdere.
Perfetto, tutto giusto: ma adesso vogliamo il miglior Napoli. Quello stesso Napoli che ha brillato con Manchester e con Milan, lo vogliamo nuovamente con il Villareal. La formazione spagnola non avrà Giuseppe Rossi, infortunato, ed il Napoli, in casa, dovrà tentare il bottino pieno, cercando anche di vendicare l’eliminazione dello scorso anno in Europa League, quando gli azzurri furono mandati a casa pur giocando notevolmente meglio.
Adesso, dopo aver giustificato il Napoli di queste due prove opache in campionato, non ammettiamo scuse: in Champions League bisogna dare il massimo. Queste gare, solo per quello che rappresentano, devono dare motivazioni straordinarie, e moltiplicare le energie anche se già scarseggiano. Il pubblico riempirà lo stadio di cuori e colori azzurri, poi toccherà alla squadra riuscire nell’impresa e vincere per poter sperare nel passaggio del turno: contro il Villareal vogliamo a tutti i costi il miglior Napoli
sabato 24 settembre 2011
Le pagelle di Napoli-Fiorentina
De Sanctis 7: tre parate, di cui una che vale un gol, salvano il risultato.
Campagnaro 6,5: ingaggia un bel duello con Jovetic, che vince.
Cannavaro 6: preciso nelle chiusure, non sbaglia quasi nulla, festeggiando nel modo migliore la sua duecentesima presenza in serie A.
Fideleff 5,5: dopo l’erroraccio di Verona sembra sentire un po’ il colpo: non sempre preciso, a volte fuori posizione, cerca troppe volte l’anticipo, e a volte gli avversari lo beffano.
9’ s.t. Aronica 6: entra e fa valere la solita esperienza, anche se nel finale in difesa c’è davvero poco da lavorare.
Zuniga 7: non fa rimpiangere Maggio, anzi. Si impegna molto sulla fascia seminando lo scompiglio. I suoi cross però, quando sono precisi, non vengono tradotti in gol dagli attaccanti.
Inler 5,5: impreciso, distratto, poco dinamico. In pratica: irriconoscibile. La presenza di Montolivo dalle sue parti gli crea apprensione e ne limita le giocate.
Gargano 6,5: ancora una bella prova dell’uruguagio, nel suo stile: instancabile, su ogni pallone, mai domo.
Dossena 5,5: i suoi cross sono di poca quantità e di scarsa qualità. In difesa le cose miglior, quando aiuta Fideleff nei raddoppi.
Dal 27’ s.t. Pandev 5,5: non riesce a vedere la porta, anche se le occasioni per tirare non gli mancano.
Hamsik 5,5: nel primo tempo sbagli anche i passaggi più banali. Nella ripresa poi si fa forza e suona la carica, ma sente molto la pressione di Behrami, che lo tiene a bada egregiamente.
Lavezzi 6: come sempre conduce il Napoli all’attacco, ma il centrocampo e la difesa della Fiorentina sono troppo fitte anche per le sue strepitose giocate.
Dal 37’ s.t. Santana s.v.
Cavani 5,5: servito poco e male, sfiora il gol solo con un diagonale di poco fuori.
All.: Mazzarri 5,5: la squadra sta giocando troppo e diventa difficile anche per lui riuscire a dare le giuste motivazioni in ogni partita. Ne è un chiaro segnale la mancanza di grinta nei minuti finali, che lo scorso anno era un marchio di fabbrica. Giusta la scelta di schierare Fideleff titolare dopo l’errore di Verona, ma l’argentino non ha saputo ripagare la sua fiducia.
Campagnaro 6,5: ingaggia un bel duello con Jovetic, che vince.
Cannavaro 6: preciso nelle chiusure, non sbaglia quasi nulla, festeggiando nel modo migliore la sua duecentesima presenza in serie A.
Fideleff 5,5: dopo l’erroraccio di Verona sembra sentire un po’ il colpo: non sempre preciso, a volte fuori posizione, cerca troppe volte l’anticipo, e a volte gli avversari lo beffano.
9’ s.t. Aronica 6: entra e fa valere la solita esperienza, anche se nel finale in difesa c’è davvero poco da lavorare.
Zuniga 7: non fa rimpiangere Maggio, anzi. Si impegna molto sulla fascia seminando lo scompiglio. I suoi cross però, quando sono precisi, non vengono tradotti in gol dagli attaccanti.
Inler 5,5: impreciso, distratto, poco dinamico. In pratica: irriconoscibile. La presenza di Montolivo dalle sue parti gli crea apprensione e ne limita le giocate.
Gargano 6,5: ancora una bella prova dell’uruguagio, nel suo stile: instancabile, su ogni pallone, mai domo.
Dossena 5,5: i suoi cross sono di poca quantità e di scarsa qualità. In difesa le cose miglior, quando aiuta Fideleff nei raddoppi.
Dal 27’ s.t. Pandev 5,5: non riesce a vedere la porta, anche se le occasioni per tirare non gli mancano.
Hamsik 5,5: nel primo tempo sbagli anche i passaggi più banali. Nella ripresa poi si fa forza e suona la carica, ma sente molto la pressione di Behrami, che lo tiene a bada egregiamente.
Lavezzi 6: come sempre conduce il Napoli all’attacco, ma il centrocampo e la difesa della Fiorentina sono troppo fitte anche per le sue strepitose giocate.
Dal 37’ s.t. Santana s.v.
Cavani 5,5: servito poco e male, sfiora il gol solo con un diagonale di poco fuori.
All.: Mazzarri 5,5: la squadra sta giocando troppo e diventa difficile anche per lui riuscire a dare le giuste motivazioni in ogni partita. Ne è un chiaro segnale la mancanza di grinta nei minuti finali, che lo scorso anno era un marchio di fabbrica. Giusta la scelta di schierare Fideleff titolare dopo l’errore di Verona, ma l’argentino non ha saputo ripagare la sua fiducia.
Napoli-Fiorentina 0-0
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Fideleff (9' st Aronica), Zuniga, Inler, Gargano, Dossena (27' st Pandev), Hamsik, Lavezzi (37' st Santana), Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Chavez, Mascara. All. Mazzarri
Fiorentina: Boruc, Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual, Behrami, Montolivo (42' st Lazzari), Munari (34' st Kharja), Cerci, Jovetic, Vargas (23' st Romulo). A disp. Neto, Nastasic, De Silvestri, Silva. All. Mihajlovic
Arbitro: Valeri di Roma
Se non altro è la prima partita in cui il Napoli non subisce reti, ma finisce zero a zero. Per gli azzurri un solo punto, una partita brutta, poco convincete, senza la grinta dei tempi miglior, e con un passo indietro sul piano del gioco, in particolare a centrocampo.
Mancano le idee a questo Napoli, affaticato dalle partite continue, e se la Fiorentina ha i meriti di difendersi molto bene e bloccare i centri di gioco come Inler e Hamsik, oltre a presidiare costantemente le fasce, è pur vero che gli azzurri non riescono a trovare soluzioni alternative per andare a rete.
Nel primo tempo è addirittura la Fiorentina a meritare il vantaggio, rendendosi pericolosa più spesso rispetto alla formazione di Mazzarri. Nella ripresa invece il Napoli finalmente si fa vivo in avanti, e la pressione dura tutto il tempo, ma non basta: la palla non entra.
Arriva così il primo pari della stagione, ma non c’è tempo per pensare. Bisogna concentrarsi già sulla prossima gara, martedì, di Champions League: l’Europa non perdona, quindi certi errori non vanno assolutamente ripetuti. Dopo due partite di fila di assenza, ora ci sarà bisogno di nuovo del vero Napoli, quello che conosciamo, amiamo, e che ci piace di più.
Fiorentina: Boruc, Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual, Behrami, Montolivo (42' st Lazzari), Munari (34' st Kharja), Cerci, Jovetic, Vargas (23' st Romulo). A disp. Neto, Nastasic, De Silvestri, Silva. All. Mihajlovic
Arbitro: Valeri di Roma
Se non altro è la prima partita in cui il Napoli non subisce reti, ma finisce zero a zero. Per gli azzurri un solo punto, una partita brutta, poco convincete, senza la grinta dei tempi miglior, e con un passo indietro sul piano del gioco, in particolare a centrocampo.
Mancano le idee a questo Napoli, affaticato dalle partite continue, e se la Fiorentina ha i meriti di difendersi molto bene e bloccare i centri di gioco come Inler e Hamsik, oltre a presidiare costantemente le fasce, è pur vero che gli azzurri non riescono a trovare soluzioni alternative per andare a rete.
Nel primo tempo è addirittura la Fiorentina a meritare il vantaggio, rendendosi pericolosa più spesso rispetto alla formazione di Mazzarri. Nella ripresa invece il Napoli finalmente si fa vivo in avanti, e la pressione dura tutto il tempo, ma non basta: la palla non entra.
Arriva così il primo pari della stagione, ma non c’è tempo per pensare. Bisogna concentrarsi già sulla prossima gara, martedì, di Champions League: l’Europa non perdona, quindi certi errori non vanno assolutamente ripetuti. Dopo due partite di fila di assenza, ora ci sarà bisogno di nuovo del vero Napoli, quello che conosciamo, amiamo, e che ci piace di più.
venerdì 23 settembre 2011
Il Napoli merita tifosi intelligenti
E’ bastata una sconfitta, tra l’altro clamorosa e un po’ anche casuale, per gettare il Napoli dalle stelle alle stalle. C’era da aspettarselo da una piazza come Napoli, che si esalta e si deprime facilmente, ma adesso dobbiamo star calmi, perché quest’anno anche i tifosi devono dimostrare di essere all’altezza della situazione, come fanno sugli spalti.
Sui social network, nelle trasmissioni delle reti locali, sui giornali e sui siti dedicati sono tante le critiche verso il Napoli e verso il tecnico Mazzarri, per la sconfitta di Verona, che in realtà doveva avere le sembianze di uno scialbo zero a zero, se non fosse stato per l’episodio assurdo che ha portato al gol del fortunatissimo Moscardelli.
Un gol e una sconfitta che fano sprofondare tutti nella depressione e nella critica acerrima. Tutti quelli che hanno esaltato gli azzurri per la tripletta di Cavani al Milan ora sono gli stessi che dicono che la squadra è inadeguata e l’allenatore è un brocco. Assurdo.
Mercoledì Mazzarri ha dato certo luogo ad un turn over inedito per il Napoli, che negli anni addietro lo aveva sì adottato, ma non in maniera così massiccia, dando spazio addirittura a ben sei seconde linee, e lasciando ai box il trio delle meraviglie Cavani, Lavezzi, Hamsik. Il Napoli ha fatto fatica a macinare gioco, ma era normale, con un Chievo che si difende in dieci e con una squadra che non ha mai giocato assieme.
L’errore di Fideleff, fino a quel momento molto positivo, ha tagliato le gambe alla squadra ed al giocatore stesso, e nemmeno gli ingressi dei migliori, Inler compreso, è riuscito a dare alla squadra quella scossa che le avrebbe permesso di raddrizzare l’incontro.
Fare un turn over così è rischioso, come abbiamo visto, ma probabilmente può essere utile per far capire a chi non è esattamente titolare, che quest’anno c’è bisogno anche di lui, e se chiamato in causa non dovrà far rimpiangere gli assenti. E’ probabile che questa situazione si ripeterà altre volte durante questa lunga ed estenuante stagione, e tutta la rosa deve essere pronta a giocare contro chiunque, senza mai sottovalutare nessuna squadra. Umili, quindi, e mai presuntuosi: un po’ di presunzione ieri in effetti l’abbiamo vista, inutile negarlo, ma la si è regolarmente pagata.
Non bisogna abbattersi quando si perde, né esagerare con gli elogi quando si vince. Questa squadra è forte, può far bene, ma è giusto non fare proclami esagerati, né darle addosso al primo passo falso. LA serie A è sempre più tesa e nervosa, come lo dimostrano le espulsioni in crescita e le tre pancine già saltate, e noi dobbiamo cercare di distinguerci se vogliamo fare la differenza quest’anno. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, ma dobbiamo fare il nostor e crederci innanzitutto noi tifosi, con il nostro comprotamento.
Mazzarri non è uno stupido, anche se queste decisioni sono nuove anche per lui. Imparerà col tempo a fare il turn over nel miglior modo possibile senza indebolire l’intelaiatura della squadra. In questa stagione si ha bisogno di tutti, e ancora di più degli straordinari tifosi. Ma che facciano i tifosi intelligenti, come merita il Napoli, e oltre ad essere strepitosi sugli spalti lo siano anche in tutte le altre loro manifestazioni nei confronti della squadra.
Sui social network, nelle trasmissioni delle reti locali, sui giornali e sui siti dedicati sono tante le critiche verso il Napoli e verso il tecnico Mazzarri, per la sconfitta di Verona, che in realtà doveva avere le sembianze di uno scialbo zero a zero, se non fosse stato per l’episodio assurdo che ha portato al gol del fortunatissimo Moscardelli.
Un gol e una sconfitta che fano sprofondare tutti nella depressione e nella critica acerrima. Tutti quelli che hanno esaltato gli azzurri per la tripletta di Cavani al Milan ora sono gli stessi che dicono che la squadra è inadeguata e l’allenatore è un brocco. Assurdo.
Mercoledì Mazzarri ha dato certo luogo ad un turn over inedito per il Napoli, che negli anni addietro lo aveva sì adottato, ma non in maniera così massiccia, dando spazio addirittura a ben sei seconde linee, e lasciando ai box il trio delle meraviglie Cavani, Lavezzi, Hamsik. Il Napoli ha fatto fatica a macinare gioco, ma era normale, con un Chievo che si difende in dieci e con una squadra che non ha mai giocato assieme.
L’errore di Fideleff, fino a quel momento molto positivo, ha tagliato le gambe alla squadra ed al giocatore stesso, e nemmeno gli ingressi dei migliori, Inler compreso, è riuscito a dare alla squadra quella scossa che le avrebbe permesso di raddrizzare l’incontro.
Fare un turn over così è rischioso, come abbiamo visto, ma probabilmente può essere utile per far capire a chi non è esattamente titolare, che quest’anno c’è bisogno anche di lui, e se chiamato in causa non dovrà far rimpiangere gli assenti. E’ probabile che questa situazione si ripeterà altre volte durante questa lunga ed estenuante stagione, e tutta la rosa deve essere pronta a giocare contro chiunque, senza mai sottovalutare nessuna squadra. Umili, quindi, e mai presuntuosi: un po’ di presunzione ieri in effetti l’abbiamo vista, inutile negarlo, ma la si è regolarmente pagata.
Non bisogna abbattersi quando si perde, né esagerare con gli elogi quando si vince. Questa squadra è forte, può far bene, ma è giusto non fare proclami esagerati, né darle addosso al primo passo falso. LA serie A è sempre più tesa e nervosa, come lo dimostrano le espulsioni in crescita e le tre pancine già saltate, e noi dobbiamo cercare di distinguerci se vogliamo fare la differenza quest’anno. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, ma dobbiamo fare il nostor e crederci innanzitutto noi tifosi, con il nostro comprotamento.
Mazzarri non è uno stupido, anche se queste decisioni sono nuove anche per lui. Imparerà col tempo a fare il turn over nel miglior modo possibile senza indebolire l’intelaiatura della squadra. In questa stagione si ha bisogno di tutti, e ancora di più degli straordinari tifosi. Ma che facciano i tifosi intelligenti, come merita il Napoli, e oltre ad essere strepitosi sugli spalti lo siano anche in tutte le altre loro manifestazioni nei confronti della squadra.
giovedì 22 settembre 2011
Le pagelle di Chievo-Napoli
De Sanctis 6: due belle parate, poi non può nulla contro la bordata di Moscardelli che porta al gol.
Fernandez 5,5: parte bene, poi pecca di qualche imprecisione.
Aronica 6,5: nell’inedita posizione di centrale se la cava piuttosto bene.
Fideleff 5,5: all’esordio in serie A, visto per la prima volta all’opera dà ottime sensazione sul senso di posizione, caparbietà negli interventi e grande carattere. Poi il flop: un errore difensivo terribile stoppa il pallone per Moscardelli, che segna, e fa vincere il Chievo.
Maggio 6: gara ordinata e precisa sulla fascia.
Dal 13’ s.t. Inler 5,5: stranamente impreciso e nervoso.
Gargano 6,5: bissa la buona prova con il Milan con una gara molto positiva, da buon motorino inesauribile quale è.
Dzemaili 5,5: non riesce ad incidere nell’economia del match, gli manca il passaggio o il turo decisivo.
Zuniga 6: qualche interessante giocata sulla fascia, ma poca concretezza.
Santana 5: mai in gara.
Dal 13’ s.t. Cavani 5,5: ci prova ma non riesce a concludere come sa fare.
Mascara 5,5: si batte ma conclude poco. Un bel colpo di testa di poco fuori è forse la conclusione più pericolosa di questo Napoli in versione infrasettimanale.
Dal 26’ s.t. Hamsik s.v.
Pandev 5,5: troppo lontano dalla porta, non riesce mai a tirare.
All.: Mazzarri 5: il turn over alla fine è risultato eccessivo, stando a quanto dice il risultato. E’ giusto fa riposare i pezzi migliori visto che si gioca troppo, ma probabilmente il tecnico ha un po’ esagerato. Ora gli toccherà rimotivare Fideleff e Fernandez, forse un po’ segnati da qualche errore.
Fernandez 5,5: parte bene, poi pecca di qualche imprecisione.
Aronica 6,5: nell’inedita posizione di centrale se la cava piuttosto bene.
Fideleff 5,5: all’esordio in serie A, visto per la prima volta all’opera dà ottime sensazione sul senso di posizione, caparbietà negli interventi e grande carattere. Poi il flop: un errore difensivo terribile stoppa il pallone per Moscardelli, che segna, e fa vincere il Chievo.
Maggio 6: gara ordinata e precisa sulla fascia.
Dal 13’ s.t. Inler 5,5: stranamente impreciso e nervoso.
Gargano 6,5: bissa la buona prova con il Milan con una gara molto positiva, da buon motorino inesauribile quale è.
Dzemaili 5,5: non riesce ad incidere nell’economia del match, gli manca il passaggio o il turo decisivo.
Zuniga 6: qualche interessante giocata sulla fascia, ma poca concretezza.
Santana 5: mai in gara.
Dal 13’ s.t. Cavani 5,5: ci prova ma non riesce a concludere come sa fare.
Mascara 5,5: si batte ma conclude poco. Un bel colpo di testa di poco fuori è forse la conclusione più pericolosa di questo Napoli in versione infrasettimanale.
Dal 26’ s.t. Hamsik s.v.
Pandev 5,5: troppo lontano dalla porta, non riesce mai a tirare.
All.: Mazzarri 5: il turn over alla fine è risultato eccessivo, stando a quanto dice il risultato. E’ giusto fa riposare i pezzi migliori visto che si gioca troppo, ma probabilmente il tecnico ha un po’ esagerato. Ora gli toccherà rimotivare Fideleff e Fernandez, forse un po’ segnati da qualche errore.
mercoledì 21 settembre 2011
Chievo-Napoli 1-0
Chievo: Sorrentino, Sardo, Morero, Cesar, Jokic, Rigoni, Bradley, Hetemaj, Cruzado (14' st Sammarco), Paloschi (39' st Mandelli), Thereau (14' st Moscardelli). A disp. Puggioni, Frey, Vacek, Grandolfo. All. Di Carlo
Napoli: De Sanctis, Fernandez, Aronica, Fideleff, Maggio (13' st Inler), Gargano, Dzemaili, Zuniga, Santana (13' st Cavani), Mascara (26' st Hamsik), Pandev. A disp. Rosati, Grava, Cannavaro, Chavez. All. Mazzarri
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatore: 27' st Moscardelli
Note: ammoniti Fideleff, Inler, Sorrentino, Rigoni
In serie A non si può sottovalutare nessuno. Col senno di poi Mazzarri forse non rifarebbe la scelta di cambiare la squadra per otto undicesimi rispetto a quella che domenica ha battuto il Milan. Ma il turn over bisogna farlo quest’anno, e sconfitte come quella maturata contro il Chievo forse ci aiuteranno anche a crescere sugli errori, far crescere anche l’allenatore. Non sono bastati gli innesti di hamsik, Cavani e Inler per raddrizzare la gara.
Un Napoli brutto, come brutta è stata la partita, sbloccata solo da un episodio, in cui il Napoli, con il buon Fideleff, all’esordio, fa harakiri spianando a Moscardelli la strada per un rigore in movimento da tre punti.
Tutto qui. Niente punti e ora guardiamo avanti: sabato c’è già la Fiorentina, e forse sarà ancora turn over. Ma probabilmente Mazzarri non lo farà di nuovo in maniera così massiccia.
Napoli: De Sanctis, Fernandez, Aronica, Fideleff, Maggio (13' st Inler), Gargano, Dzemaili, Zuniga, Santana (13' st Cavani), Mascara (26' st Hamsik), Pandev. A disp. Rosati, Grava, Cannavaro, Chavez. All. Mazzarri
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatore: 27' st Moscardelli
Note: ammoniti Fideleff, Inler, Sorrentino, Rigoni
In serie A non si può sottovalutare nessuno. Col senno di poi Mazzarri forse non rifarebbe la scelta di cambiare la squadra per otto undicesimi rispetto a quella che domenica ha battuto il Milan. Ma il turn over bisogna farlo quest’anno, e sconfitte come quella maturata contro il Chievo forse ci aiuteranno anche a crescere sugli errori, far crescere anche l’allenatore. Non sono bastati gli innesti di hamsik, Cavani e Inler per raddrizzare la gara.
Un Napoli brutto, come brutta è stata la partita, sbloccata solo da un episodio, in cui il Napoli, con il buon Fideleff, all’esordio, fa harakiri spianando a Moscardelli la strada per un rigore in movimento da tre punti.
Tutto qui. Niente punti e ora guardiamo avanti: sabato c’è già la Fiorentina, e forse sarà ancora turn over. Ma probabilmente Mazzarri non lo farà di nuovo in maniera così massiccia.
Chievo-Napoli: le probabili formazioni
Turn over serio stasera per il Napoli. Sarà la prima volta in cui Mazzarri ricorrerà ad un avvicendamento vero e proprio, massiccio, per far rifiatare qualcuno e dare spazio a chi ha giocato di meno, tenendo presente che in questo mese di settembre si gioca ogni due giorni.
Non convocati Lavezzi, Lucarelli (non si capisce sinceramente perché), Campagnaro e Dossena (colpito da un lutto). In campo le seconde linee ma attenzione: guai a sottovalutare il Chievo. La prova di stasera del Napoli è finalizzata proprio a capire se le seconde linee possono essere allaltezza delle prime. Anche se non ci sarà Pellissier, l’elemento più forte del Chievo, la formazione di Di Carlo è una vera e propria bestia nera per il Napoli. Le riserve devono fare i titolari, per mantenere il passo giusto per poter sognare e mantenere un passo da grande.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera:
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo (Frey), Andreolli, Cesar, Jokic; Bradley (Vacek), Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Paloschi, Moscardelli (Thereau).
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Maggio, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik, Santana; Pandev.
Non convocati Lavezzi, Lucarelli (non si capisce sinceramente perché), Campagnaro e Dossena (colpito da un lutto). In campo le seconde linee ma attenzione: guai a sottovalutare il Chievo. La prova di stasera del Napoli è finalizzata proprio a capire se le seconde linee possono essere allaltezza delle prime. Anche se non ci sarà Pellissier, l’elemento più forte del Chievo, la formazione di Di Carlo è una vera e propria bestia nera per il Napoli. Le riserve devono fare i titolari, per mantenere il passo giusto per poter sognare e mantenere un passo da grande.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera:
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo (Frey), Andreolli, Cesar, Jokic; Bradley (Vacek), Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Paloschi, Moscardelli (Thereau).
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Maggio, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik, Santana; Pandev.
Napoli, cavalca l'onda!
Cavalcare l’onda, sperando che sia quella perfetta, e che duri il più possibile.
Nel turno infrasettimanale, di solito foriero di insidie, il Napoli affronterà una delle sue bestie nere: il Chievo. Una squadra da battere, per demolire l’ennesimo tabù, e far capire a tutti che questo Napoli può vedersela con chiunque. L’entusiasmo nell’ambiente non manca, e bisogna prendere quanto di positivo sta portando questa serie di belle prestazioni, di prove di forza e di dimostrazione di grande crescita della formazione di Mazzarri. Altra dimostrazione è stata anche la serata in piazza per festeggiare san Gennaro, quando oltre a De Laurentiis erano presenti anche Aronica, Cannavaro e Maggio.
Contro il Chievo, quindi, bisogna approfittare dell’entusiasmo per vincere, mantenere il passo in campionato, senza sprecare troppe energie: domenica sera si è giocato, sabato c’è la Fiorentina, e mercoledì prossimo sarà nuovamente Champions. Mazzarri lo sa e opererà un turn over massiccio. Non figurano nemmeno tra i convocati Lavezzi, Campagnaro, Dossena e Lucarelli, mentre potrebbe esserci una possibilità per Fideleff, Chavez, Mascara e Fernandez, che fino ad ora non hanno giocato, e che avranno una importante possibilità per mettersi in mostra. Sarà della partita invece, Cavani, bomber a cui Mazzarri non può proprio rinunciare, per la sua forza devastante sotto porta, ma anche in difesa, a centrocampo e in tutte le parti del campo dove possa esserci il suo aiuto. Riposo invece, come accennato, per il Pocho, che avrà la possibilità di recuperare appieno dall’infortunio al tallone, e tornare ad essere decisivo come sa essere quando sta bene.
Nel turno infrasettimanale, di solito foriero di insidie, il Napoli affronterà una delle sue bestie nere: il Chievo. Una squadra da battere, per demolire l’ennesimo tabù, e far capire a tutti che questo Napoli può vedersela con chiunque. L’entusiasmo nell’ambiente non manca, e bisogna prendere quanto di positivo sta portando questa serie di belle prestazioni, di prove di forza e di dimostrazione di grande crescita della formazione di Mazzarri. Altra dimostrazione è stata anche la serata in piazza per festeggiare san Gennaro, quando oltre a De Laurentiis erano presenti anche Aronica, Cannavaro e Maggio.
Contro il Chievo, quindi, bisogna approfittare dell’entusiasmo per vincere, mantenere il passo in campionato, senza sprecare troppe energie: domenica sera si è giocato, sabato c’è la Fiorentina, e mercoledì prossimo sarà nuovamente Champions. Mazzarri lo sa e opererà un turn over massiccio. Non figurano nemmeno tra i convocati Lavezzi, Campagnaro, Dossena e Lucarelli, mentre potrebbe esserci una possibilità per Fideleff, Chavez, Mascara e Fernandez, che fino ad ora non hanno giocato, e che avranno una importante possibilità per mettersi in mostra. Sarà della partita invece, Cavani, bomber a cui Mazzarri non può proprio rinunciare, per la sua forza devastante sotto porta, ma anche in difesa, a centrocampo e in tutte le parti del campo dove possa esserci il suo aiuto. Riposo invece, come accennato, per il Pocho, che avrà la possibilità di recuperare appieno dall’infortunio al tallone, e tornare ad essere decisivo come sa essere quando sta bene.
lunedì 19 settembre 2011
Le pagelle di Napoli-Milan 3-1
De Sanctis 7: una parata che vale un gol su Aquilani, un’uscita che vale un quasi gol.
Campagnaro 6,5: pulitissimo, quasi chirurgico nelle chiusure, ben supportato anche da Maggio.
Cannavaro 6: soffre un po’ il dinamismo di Pato quando transita dalle sue parti, ma poi alla distanza riesce a prendere le misure.
Aronica 6: Pato e Cassano è sono pessimi clienti, e lui lo sa, tanto che deve cercare in tutti i modi e con tutti i mezzi per fermarli.
Maggio 7,5: è uno dei valori aggiunti di questo Napoli. Migliorato tatticamente dalle presenze e dal ruolo che ricopre in nazionale, è un elastico imprendibile in attacco, un muro insormontabile in difesa. Taglia come il burro la fascia e non lo ferma nessuno. Quando c’è da chiudere lui c’è, e Pato ne sa qualcosa.
Inler 7: l’eleganza non è tutto: c’è la tecnica, la visione di gioco, una grinta indomita che annulla il centrocampo milanista, ne rompe le geometrie. Fa la differenza, si vede in campo, si vede nel risultato.
Gargano 7,5: è un giocatore ritrovato, e speriamo che duri. E’ praticamente su ogni pallone, e diventa l’incubo del centrocampo milanista. Poi quel coast to coast che spiana la strada a Cavani per il secondo gol è la per la di una partita il cui film speriamo si ripeta per lui e per la squadra.
Dossena 6: un paio di sfuriate, ma poi gara di contenimento, perché Cassano da quelle parti va tenuto d’occhio.
Dal 33’ s.t. Zuniga 6,5: scampoli di gara all’altezza della situazione, con importanti interventi difensivi e manovre di alleggerimento che mettono paura agli avversari.
Hamsik 6: qualche interessante giocata, ma ha poca fortuna, e poca illuminazione.
Dal 20’ s.t. Dzemaili 6: un paio di conclusioni che sfiorano il gol, propositivo in fase offensiva.
Lavezzi 6: non è al top e lo sapevamo, esprime veramente poco, ma è già tanto che è riuscito ad essere della gara. Peccato che nella ripresa al gol ci va veramente vicino.
Dal 37’ s.t. Pandev 6: bravo a gestire i minuti finali di gioco con un buon possesso palla ed una certa intelligenza tattica.
Cavani 9: ormai sprechiamo gli aggettivi, ma ne vale la pena. Una tripletta quasi quasi non fa più notizia per uno come lui, visto che, da quando veste la maglia del Napoli, ne aveva messe a segno già quattro. Questa è la quinta, e Cavani è riuscita a segnarla al Milan, ai campioni d’Italia, che l’anno scorso erano la miglior difesa. Cavani è un fenomeno, e lo sappiamo, ma stupisce lo stesso per la facilità con cui va a segno, segnando gol belli e non di facile esecuzione. Prima con un tiro al volo che va sotto le gambe del portiere, come a Manchester, poi con un bel destro a giro sul primo palo, e poi con un incredibile sinistro, un bolide, sempre al volo, che Abbiati non è riuscito nemmeno a immaginare da dove partisse. Il tutto condito da almeno altre tre occasioni mancate, e una generosità infinita, incommensurabile, che fa la gioia della squadra, dei tifosi e dell’allenatore. Cavani è il miglior difensore aggiunto, e salva un paio di palloni pericolosi, dando via alla manovra offensiva. Un campione, lo possiamo dire, un grande talento e probabilmente il miglior attaccante in circolazione.
All.: Mazzarri 7: la squadra ha sempre il solito spirito battagliero, ma ha i soliti errori in difesa, evidenziati da un gol di Aquilani incredibile e che si poteva tranquillamente evitare. Fa bene il tecnico ad arrabbiarsi, ma deve lavorare per correggere certi errori, senza i quali questa squadra può essere ancora più forte, micidiale, e vincente.
Campagnaro 6,5: pulitissimo, quasi chirurgico nelle chiusure, ben supportato anche da Maggio.
Cannavaro 6: soffre un po’ il dinamismo di Pato quando transita dalle sue parti, ma poi alla distanza riesce a prendere le misure.
Aronica 6: Pato e Cassano è sono pessimi clienti, e lui lo sa, tanto che deve cercare in tutti i modi e con tutti i mezzi per fermarli.
Maggio 7,5: è uno dei valori aggiunti di questo Napoli. Migliorato tatticamente dalle presenze e dal ruolo che ricopre in nazionale, è un elastico imprendibile in attacco, un muro insormontabile in difesa. Taglia come il burro la fascia e non lo ferma nessuno. Quando c’è da chiudere lui c’è, e Pato ne sa qualcosa.
Inler 7: l’eleganza non è tutto: c’è la tecnica, la visione di gioco, una grinta indomita che annulla il centrocampo milanista, ne rompe le geometrie. Fa la differenza, si vede in campo, si vede nel risultato.
Gargano 7,5: è un giocatore ritrovato, e speriamo che duri. E’ praticamente su ogni pallone, e diventa l’incubo del centrocampo milanista. Poi quel coast to coast che spiana la strada a Cavani per il secondo gol è la per la di una partita il cui film speriamo si ripeta per lui e per la squadra.
Dossena 6: un paio di sfuriate, ma poi gara di contenimento, perché Cassano da quelle parti va tenuto d’occhio.
Dal 33’ s.t. Zuniga 6,5: scampoli di gara all’altezza della situazione, con importanti interventi difensivi e manovre di alleggerimento che mettono paura agli avversari.
Hamsik 6: qualche interessante giocata, ma ha poca fortuna, e poca illuminazione.
Dal 20’ s.t. Dzemaili 6: un paio di conclusioni che sfiorano il gol, propositivo in fase offensiva.
Lavezzi 6: non è al top e lo sapevamo, esprime veramente poco, ma è già tanto che è riuscito ad essere della gara. Peccato che nella ripresa al gol ci va veramente vicino.
Dal 37’ s.t. Pandev 6: bravo a gestire i minuti finali di gioco con un buon possesso palla ed una certa intelligenza tattica.
Cavani 9: ormai sprechiamo gli aggettivi, ma ne vale la pena. Una tripletta quasi quasi non fa più notizia per uno come lui, visto che, da quando veste la maglia del Napoli, ne aveva messe a segno già quattro. Questa è la quinta, e Cavani è riuscita a segnarla al Milan, ai campioni d’Italia, che l’anno scorso erano la miglior difesa. Cavani è un fenomeno, e lo sappiamo, ma stupisce lo stesso per la facilità con cui va a segno, segnando gol belli e non di facile esecuzione. Prima con un tiro al volo che va sotto le gambe del portiere, come a Manchester, poi con un bel destro a giro sul primo palo, e poi con un incredibile sinistro, un bolide, sempre al volo, che Abbiati non è riuscito nemmeno a immaginare da dove partisse. Il tutto condito da almeno altre tre occasioni mancate, e una generosità infinita, incommensurabile, che fa la gioia della squadra, dei tifosi e dell’allenatore. Cavani è il miglior difensore aggiunto, e salva un paio di palloni pericolosi, dando via alla manovra offensiva. Un campione, lo possiamo dire, un grande talento e probabilmente il miglior attaccante in circolazione.
All.: Mazzarri 7: la squadra ha sempre il solito spirito battagliero, ma ha i soliti errori in difesa, evidenziati da un gol di Aquilani incredibile e che si poteva tranquillamente evitare. Fa bene il tecnico ad arrabbiarsi, ma deve lavorare per correggere certi errori, senza i quali questa squadra può essere ancora più forte, micidiale, e vincente.
domenica 18 settembre 2011
Napoli-Milan 3-1
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Dossena (33' st Zuniga), Hamsik (20' st Dzemaili), Lavezzi (37' st Pandev), Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Santana, Mascara. All. Mazzarri
Napoli: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Bonera (21' st Antonini), Van Bommel (21' st Emanuelson), Nocerino, Seedorf, Aquilani (32' El Shaarawy), Cassano, Pato. A disp. Amelia, Taiwo, Yepes, Valoti. All. Allegri
Arbitro: Tagliavento di Terni
Marcator1: 12' pt Aquilani, 14' pt Cavani, 36' pt Cavani, 6' st Cavani
Note: ammoniti Nocerino, Aronica, Nesta, Gargano, Cavani, Antonini, Pato
La canzoncina della Champions cede il posto a quella che sinceramente ci piace anche di più: oi vita oi vita mia. Il Napoli fa secco il Milan, con una magnifica tripletta di Cavani, che porta via l’ennesimo pallone.
Il solito Napoli, bello, implacabile, ma anche sprecone, a volte distratto. Siamo appena alla seconda effettiva di campionato, ma battere il Milan, campione d’Italia, fa sempre effetto, fa gioire, ci riempie di soddisfazione: è un godimento pieno, infinito e straordinario.
Come spesso accade a questa squadra, ci vuole una sberla per farla rinsavire. Un colpo di testa fortunoso e bello di Aquilani, che porta i rossoneri in vantaggio. Ma Cavani ci mette un minuto per pareggiare i conti, con un tiro al volo, ancora una volta sotto le gambe del portiere, come a Manchester.
Il Napoli prende le misure del Milan, lo bracca a centrocampo, con Inler e Gargano oggi stratosferici, e si richiude come un elastico sulla difesa, per poi ripartire micidiale in contropiede. Il Pocho non è al 100% ma ci pensano i vari Dossena, Maggio e Gargano a preparare il contropiede. Proprio Gargano fa un coast to coast micidiale, incredibile, in aspettato, che mette Cavani in condizione di esplodere un destro incredibile, che trafigge Abbiati per la seconda volta.
Il Napoli capovolge l’incontro in suo favore, e lo gestisce, con complice un Milan pieno di assenze ma anche lento a centrocampo, in difesa, e facile da imbrigliare in attacco. Solo le fasce girano un po’ ma gli azzurri fanno buona guardia. E così arriva il colpo del k.o. Ancora Cavani, un sinistro incredibile, micidiale, e sono tre, una tripletta, ancora un’altra, incredibile, non ci possiamo credere, ma è così: grande Napoli!
Lo stadio è in delirio, sta per esplodere, ma il Napoli non è domo, corre ancora, sfiora il poker, anche Cavani, e anche quando entra Pandev ci va vicino, ma il gol non viene.
Siamo contenti così, grande Napoli, e adesso continua così. Guai a montarsi la testa, le partite sono tante e ravvicinate, ma l’inizio non poteva essere migliore.
Napoli: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Bonera (21' st Antonini), Van Bommel (21' st Emanuelson), Nocerino, Seedorf, Aquilani (32' El Shaarawy), Cassano, Pato. A disp. Amelia, Taiwo, Yepes, Valoti. All. Allegri
Arbitro: Tagliavento di Terni
Marcator1: 12' pt Aquilani, 14' pt Cavani, 36' pt Cavani, 6' st Cavani
Note: ammoniti Nocerino, Aronica, Nesta, Gargano, Cavani, Antonini, Pato
La canzoncina della Champions cede il posto a quella che sinceramente ci piace anche di più: oi vita oi vita mia. Il Napoli fa secco il Milan, con una magnifica tripletta di Cavani, che porta via l’ennesimo pallone.
Il solito Napoli, bello, implacabile, ma anche sprecone, a volte distratto. Siamo appena alla seconda effettiva di campionato, ma battere il Milan, campione d’Italia, fa sempre effetto, fa gioire, ci riempie di soddisfazione: è un godimento pieno, infinito e straordinario.
Come spesso accade a questa squadra, ci vuole una sberla per farla rinsavire. Un colpo di testa fortunoso e bello di Aquilani, che porta i rossoneri in vantaggio. Ma Cavani ci mette un minuto per pareggiare i conti, con un tiro al volo, ancora una volta sotto le gambe del portiere, come a Manchester.
Il Napoli prende le misure del Milan, lo bracca a centrocampo, con Inler e Gargano oggi stratosferici, e si richiude come un elastico sulla difesa, per poi ripartire micidiale in contropiede. Il Pocho non è al 100% ma ci pensano i vari Dossena, Maggio e Gargano a preparare il contropiede. Proprio Gargano fa un coast to coast micidiale, incredibile, in aspettato, che mette Cavani in condizione di esplodere un destro incredibile, che trafigge Abbiati per la seconda volta.
Il Napoli capovolge l’incontro in suo favore, e lo gestisce, con complice un Milan pieno di assenze ma anche lento a centrocampo, in difesa, e facile da imbrigliare in attacco. Solo le fasce girano un po’ ma gli azzurri fanno buona guardia. E così arriva il colpo del k.o. Ancora Cavani, un sinistro incredibile, micidiale, e sono tre, una tripletta, ancora un’altra, incredibile, non ci possiamo credere, ma è così: grande Napoli!
Lo stadio è in delirio, sta per esplodere, ma il Napoli non è domo, corre ancora, sfiora il poker, anche Cavani, e anche quando entra Pandev ci va vicino, ma il gol non viene.
Siamo contenti così, grande Napoli, e adesso continua così. Guai a montarsi la testa, le partite sono tante e ravvicinate, ma l’inizio non poteva essere migliore.
Napoli-Milan, probabili formazioni: Lavezzi gioca!
Napoli-Milan, probabili formazioni: Lavezzi gioca!
E’ tra i convocati, e probabilmente sarà anche tra i titolari, a meno di sorprese dell’ultim’ora. Il pocho Lavezzi giocherà Napoli-Milan, nonostante il colpo al tallone avuto in settimana in Champions.
Lo aveva scritto anche sul social network Twitter, “voglio giocare” e probabilmente ce la farà Lavezzi, ad esser di una gara che lo scorso anno lo ha visto andare in gol, mettere a segno un gol inutile quanto incredibile, un pallonetto che sorprese Abbiati, ma non incise sul risultato, due a uno per il Milan.
Il Pocho ci riprova, nonostante il piccolo acciacco, e spera che il suo gol si riveli decisivo ai fini di una gara che riprensenta i campioni d’Italia incerottati con ben sette assenti. Un’occasione per il Napoli per provarci ,e mettere il diavolo a distanz,a anche se siamo ancora alla seconda giornata effettiva di campionato. Gli azzurri sono stanchi, m anche i milanisti, ma tutto è possibile, anche se bisogna stare attenti alla formazione rossonera che è sempre da prendere con le molle. A quanto pare, però, il Napoli avrà un Pocho in più.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Zuniga, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Aquilani; Seedorf; Pato, Cassano. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, Valoti, Carmona, Emanuelson, El Shaarawy. All. Allegri
E’ tra i convocati, e probabilmente sarà anche tra i titolari, a meno di sorprese dell’ultim’ora. Il pocho Lavezzi giocherà Napoli-Milan, nonostante il colpo al tallone avuto in settimana in Champions.
Lo aveva scritto anche sul social network Twitter, “voglio giocare” e probabilmente ce la farà Lavezzi, ad esser di una gara che lo scorso anno lo ha visto andare in gol, mettere a segno un gol inutile quanto incredibile, un pallonetto che sorprese Abbiati, ma non incise sul risultato, due a uno per il Milan.
Il Pocho ci riprova, nonostante il piccolo acciacco, e spera che il suo gol si riveli decisivo ai fini di una gara che riprensenta i campioni d’Italia incerottati con ben sette assenti. Un’occasione per il Napoli per provarci ,e mettere il diavolo a distanz,a anche se siamo ancora alla seconda giornata effettiva di campionato. Gli azzurri sono stanchi, m anche i milanisti, ma tutto è possibile, anche se bisogna stare attenti alla formazione rossonera che è sempre da prendere con le molle. A quanto pare, però, il Napoli avrà un Pocho in più.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Zuniga, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Aquilani; Seedorf; Pato, Cassano. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, Valoti, Carmona, Emanuelson, El Shaarawy. All. Allegri
giovedì 15 settembre 2011
E ora sotto con il Milan!
Raccogliere qualche coccio, tanta energia, e sfruttare l’onda favorevole di una gara di Champions che ci ha esaltati, a partire dalla musichetta della sigla fino al triplice fischio dell’arbitro. Obiettivo: battere il Milan.
Dopo le fatiche di Champions, il Napoli dovrà fare in fretta a ritrovarsi, perché dopo il bel pareggio con il Manchester City c’è da superare ance la prova in campionato con i campioni d’Italia del Milan. Partita in notturna, che alla terza di campionato già propone una super sfida, ed aveva ragione del Laurentiis ad arrabbiarsi. Anche se entrambe le squadre sono state impegnate in coppa, ed il Milan ha fermato nientepopodimenoche il Barcellona, c’è da dire che i rossoneri disporranno di un giorno di riposo in più.
Ma poco male: questo Napoli vola, sbaglia qualcosa, ma esalta, se stesso ed i propri tifosi. E per questo Napoli tutto è possibile, anche battere il Milan.
Domenica sera al san Paolo sarà ancora una gara ad altissimi livelli. Il Napoli potrebbe dover fare a meno id Lavezzi, uscito malconcio dalla trasferta di Mancester per un colpo ad un tallone. Il Milan, invece rinuncerà a Ibra e forse a Boateng. La Champions costa in termini di energie mentali, fisiche e di giocatori. Si preannuncia, quindi, turn over da entrambe le parti.
Ma il Napoli sta crescendo ,e vuole entrare tra le grandi a tutti i costi. Per riuscire in questa impresa bisogna cominciare a vincere gli scontri diretti: e quindi bisogna cominciare dal Milan.
Battere il diavolo è difficile, ma non impossibile. E pensare a quanto di buono fatto a Manchester può aiutare ad una nuova impresa. Ragazzi, stringiamo i denti, la stagione è appena cominciata, e noi dobbiamo essere grandi da subito!
Dopo le fatiche di Champions, il Napoli dovrà fare in fretta a ritrovarsi, perché dopo il bel pareggio con il Manchester City c’è da superare ance la prova in campionato con i campioni d’Italia del Milan. Partita in notturna, che alla terza di campionato già propone una super sfida, ed aveva ragione del Laurentiis ad arrabbiarsi. Anche se entrambe le squadre sono state impegnate in coppa, ed il Milan ha fermato nientepopodimenoche il Barcellona, c’è da dire che i rossoneri disporranno di un giorno di riposo in più.
Ma poco male: questo Napoli vola, sbaglia qualcosa, ma esalta, se stesso ed i propri tifosi. E per questo Napoli tutto è possibile, anche battere il Milan.
Domenica sera al san Paolo sarà ancora una gara ad altissimi livelli. Il Napoli potrebbe dover fare a meno id Lavezzi, uscito malconcio dalla trasferta di Mancester per un colpo ad un tallone. Il Milan, invece rinuncerà a Ibra e forse a Boateng. La Champions costa in termini di energie mentali, fisiche e di giocatori. Si preannuncia, quindi, turn over da entrambe le parti.
Ma il Napoli sta crescendo ,e vuole entrare tra le grandi a tutti i costi. Per riuscire in questa impresa bisogna cominciare a vincere gli scontri diretti: e quindi bisogna cominciare dal Milan.
Battere il diavolo è difficile, ma non impossibile. E pensare a quanto di buono fatto a Manchester può aiutare ad una nuova impresa. Ragazzi, stringiamo i denti, la stagione è appena cominciata, e noi dobbiamo essere grandi da subito!
mercoledì 14 settembre 2011
Le pagelle di Manchester City-Napoli
De Sanctis 6,5: mette sicurezza alla propria difesa, che lo fa imbufalire su calci piazzati. Sembra quasi prevedere il gol che poi prende proprio su punizione, con complice una barriera non proprio impeccabile.
Campagnaro 7: non sbaglia nulla, chiude e lotta quando c’è da farlo contro i giganti e i folletti di Mancini.
Cannavaro 6: bravo nei raddoppi preciso, senza sbavature.
Aronica 5,5: perde posizione qualche volta di troppo, ma nel complesso se la cava, lui, Salvatore Aronica da Palermo, in Champions League.
Maggio 7: partita di tanto sacrificio, per arginare le sfuriate avversarie. La sua gara è impreziosita dal meraviglioso assist che porta al gol di Cavani.
Inler 6: soffre un po’ gli avversari e fatica ad arginare le loro sortite. Cresce alla distanza, facendo valere il suo tasso tecnico.
Gargano 7: è la sorpresa lieta. Dopo una parte di gara in ombra esce alla distanza e diventa il mastino che tutti conosciamo. Si batte con i giganti del City e spesso ha la meglio, togliendo molte castagne dal fuoco alla sua squadra.
Zuniga 6,5: ci si aspettava da lui una gara più offensiva, che ha offerto solo a tratti. Poi tanto sacrificio e la bravura di sapersi reinventare anche in copertura.
Hamsik 7: finalmente prende per mano la squadra come noi tutti vorremmo sempre vederlo. Imposta, copre e detta i ritmi offensivi della squadra. Si vede ribattere sulla linea un gol fatto che ne avrebbe esaltato la prestazione.
Dal 44’ s.t. Santana s.v.
Lavezzi 6,5: un primo tempo da Champions per mettere i brividi agli avversari e far tremare la traversa con un bel destro a colpo sicuro. Speriamo che l’infortunio sia cosa da nulla.
Dal 13’ s.t. Dzemaili 6: entra e sbaglia qualcosina, ma la sua insolita posizione da trequartista manda in paranoia il City.
Cavani 7: eccolo là, il nostro Matador, il campione. In ombra per una partita intera, poi ci mette al sua zampata vincente ed è gol. Non ha punto in attacco tranne con il gol, ma aiuta come al solito in difesa ed è uomo in più ovunque.
Dal 38’ s.t. Pandev s.v.: anche stavolta al gol ci va solo vicino.
All.: Mazzarri 7: questa squadra ha il solito cuore e non teme una grande come il Manchester City. Il gioco offerto è ancora una volta spettacolare, ma ha saputo anche soffrire, lottare su ogni pallone quando si è reso necessario farlo. Intelligente la scelta di schierare Dzemaili trequartista nella ripresa, sostituendo Lavezzi.
Campagnaro 7: non sbaglia nulla, chiude e lotta quando c’è da farlo contro i giganti e i folletti di Mancini.
Cannavaro 6: bravo nei raddoppi preciso, senza sbavature.
Aronica 5,5: perde posizione qualche volta di troppo, ma nel complesso se la cava, lui, Salvatore Aronica da Palermo, in Champions League.
Maggio 7: partita di tanto sacrificio, per arginare le sfuriate avversarie. La sua gara è impreziosita dal meraviglioso assist che porta al gol di Cavani.
Inler 6: soffre un po’ gli avversari e fatica ad arginare le loro sortite. Cresce alla distanza, facendo valere il suo tasso tecnico.
Gargano 7: è la sorpresa lieta. Dopo una parte di gara in ombra esce alla distanza e diventa il mastino che tutti conosciamo. Si batte con i giganti del City e spesso ha la meglio, togliendo molte castagne dal fuoco alla sua squadra.
Zuniga 6,5: ci si aspettava da lui una gara più offensiva, che ha offerto solo a tratti. Poi tanto sacrificio e la bravura di sapersi reinventare anche in copertura.
Hamsik 7: finalmente prende per mano la squadra come noi tutti vorremmo sempre vederlo. Imposta, copre e detta i ritmi offensivi della squadra. Si vede ribattere sulla linea un gol fatto che ne avrebbe esaltato la prestazione.
Dal 44’ s.t. Santana s.v.
Lavezzi 6,5: un primo tempo da Champions per mettere i brividi agli avversari e far tremare la traversa con un bel destro a colpo sicuro. Speriamo che l’infortunio sia cosa da nulla.
Dal 13’ s.t. Dzemaili 6: entra e sbaglia qualcosina, ma la sua insolita posizione da trequartista manda in paranoia il City.
Cavani 7: eccolo là, il nostro Matador, il campione. In ombra per una partita intera, poi ci mette al sua zampata vincente ed è gol. Non ha punto in attacco tranne con il gol, ma aiuta come al solito in difesa ed è uomo in più ovunque.
Dal 38’ s.t. Pandev s.v.: anche stavolta al gol ci va solo vicino.
All.: Mazzarri 7: questa squadra ha il solito cuore e non teme una grande come il Manchester City. Il gioco offerto è ancora una volta spettacolare, ma ha saputo anche soffrire, lottare su ogni pallone quando si è reso necessario farlo. Intelligente la scelta di schierare Dzemaili trequartista nella ripresa, sostituendo Lavezzi.
Manchester City-Napoli 1-1
Manchester City: Hart, Zabaleta, Kompany, Kolarov (31' Clichy), Yaya Tourè, Barry, Silva, Aguero, Nasri (31' st Johnson), Dzeko (36' st Tevez). A disp. Pantilimon, Richards, Savic, Kolo Tourè. All. Mancini
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik (44' st Santana), Lavezzi (13' st Dzemaili), Cavani (38' st Pandev). A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All. Mazzarri
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatore: 24' st Cavani, 30' st Kolarov
Note: ammoniti Maggio, Zabaleta, Cannavaro, Aronica, Inler
Poteva andare meglio, ma anche peggio. Come esordio noi tifosi non posiamo che essere contenti. Il Napoli pareggia a Manchester contro il City, dimostrando di essere all’altezza della situazione. E se continua così la qualificazione non è un’utopia.
I citizens sono forti fisicamente, hanno tecnica da vendere, con Aguero, Dzeko e gli altri, ma il napoli c’è. Serra le fila, chiude le fasce, e soffre n po’ a centrocampo è bravo a ripartire, in particolare con il Pocho l’asso argentino prima di farsi male e lasciare la gara regala un colpo dei suoi che termina con una clamorosa traversa.
Nella ripresa lavezzi si fa male, deve uscire, ma il Napoli non si perde, anzi. Dzemaili gioca alto e crea problemi tattici a Mancini, e la sua squadra soffre. Le micidiali ripartenze del Napoli si traducono in una flash di Maggio, che riesce a servire Cavani. Il matador, in ombra fino a quel momento, torna Matador, e con un bel destro preciso trafigge il portiere del Manchester sotto le gambe. E’ vantaggio!
La gioia totale azzurra dura solo poco più di cinque minuti, perché ci pensa l’ex laziale Kolarov a pareggiare ei conti con una fortunosa punizione.
Subito il gol il Napoli sorprende perché non si perde come magari ci saremmo potuti aspettare qualche anno fa. Il Napoli c’è, non molla, lotta su ogni pallone e cerca anche il gol, con Pandev, nel frattempo subentrato a Cavani.
Il Napoli dà l’impressione di poter vincere, ed è questa la novità. Il Napoli è una grande squadra!
Ottimo risultato il pari, e sotto sotto ci va un po’ stretto. Ma adesso avanti tutta, rimaniamo con i piedi per terra e non dovremo avere paura di nessuno.
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik (44' st Santana), Lavezzi (13' st Dzemaili), Cavani (38' st Pandev). A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All. Mazzarri
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatore: 24' st Cavani, 30' st Kolarov
Note: ammoniti Maggio, Zabaleta, Cannavaro, Aronica, Inler
Poteva andare meglio, ma anche peggio. Come esordio noi tifosi non posiamo che essere contenti. Il Napoli pareggia a Manchester contro il City, dimostrando di essere all’altezza della situazione. E se continua così la qualificazione non è un’utopia.
I citizens sono forti fisicamente, hanno tecnica da vendere, con Aguero, Dzeko e gli altri, ma il napoli c’è. Serra le fila, chiude le fasce, e soffre n po’ a centrocampo è bravo a ripartire, in particolare con il Pocho l’asso argentino prima di farsi male e lasciare la gara regala un colpo dei suoi che termina con una clamorosa traversa.
Nella ripresa lavezzi si fa male, deve uscire, ma il Napoli non si perde, anzi. Dzemaili gioca alto e crea problemi tattici a Mancini, e la sua squadra soffre. Le micidiali ripartenze del Napoli si traducono in una flash di Maggio, che riesce a servire Cavani. Il matador, in ombra fino a quel momento, torna Matador, e con un bel destro preciso trafigge il portiere del Manchester sotto le gambe. E’ vantaggio!
La gioia totale azzurra dura solo poco più di cinque minuti, perché ci pensa l’ex laziale Kolarov a pareggiare ei conti con una fortunosa punizione.
Subito il gol il Napoli sorprende perché non si perde come magari ci saremmo potuti aspettare qualche anno fa. Il Napoli c’è, non molla, lotta su ogni pallone e cerca anche il gol, con Pandev, nel frattempo subentrato a Cavani.
Il Napoli dà l’impressione di poter vincere, ed è questa la novità. Il Napoli è una grande squadra!
Ottimo risultato il pari, e sotto sotto ci va un po’ stretto. Ma adesso avanti tutta, rimaniamo con i piedi per terra e non dovremo avere paura di nessuno.
martedì 13 settembre 2011
Napoli, il giorno dei giorni
Il giorno dei giorni: cantava così Ligabue qualche anno fa. Il quattordici settembre duemilaundici sarà per il Napoli il giorno dei giorni, quello del ritorno nel gotha del calcio. Dopo ventun’anni da Mosca, sbattuto fuori ai rigori da quella che era ancora la coppa dei campioni, dove un Napoli con lo scudetto sul petto e un certo Maradona in squadra, si contendeva la conquista della coppa dalle grandi orecchie con il gotha del calcio europeo.
Ventuno anni dopo c’è un Napoli che è un collettivo con qualche grande talento: Cavani, Hamsik, Lavezzi, Inler, che si rituffa nel gotha del calcio che nel frattempo dsi è allargato: non c’è più solo chi vince il campionato, ma anche chi ci è andato vicino, e che nell’anno in corso intende riprovarci: quindi tutte squadre fortissime.
Per una squadra debuttante come questo nuovo Napoli targato de Laurentiis, nato dalle ceneri del fallimento del Napoli storico, è un appuntamento tutto nuovo, e per questo difficile, all’apparenza insormontabile. Il sorteggio, ma era normale, gli ha presentato tre colossi: Manchester City, Bayern Monaco, Villareal.
Il primo atto a Manchester è quello di stasera, che ci regalerà un meritato ritorno. Un rientro nel calcio che conta dalla porta principale, e contro un’avversaria terribile, ma non invincibile. LA squadra di Mancini fa paura, sta diventando una macchina da gol, ma il Napoli cresce, migliora giorno dopo giorno, e soprattutto stupisce per come vince e per come gioca.
La gara di Cesena, vinta per tre reti a una, è sembrato il naturale continuo della scorsa stagione, sotto ogni punto di vista. Il Napoli parte bene, si fa raggiungere, ma al momento opportuno viene fuori e fa suo l’incontro. Non sono mancati gli errori, in difesa e sulle fasce, dove la squadra fa ancora fatica e deve cercare di non mostrare troppo il fianco. Sono questi i punti deboli da eliminare adesso, ma in più rispetto all’anno scorso Mazzarri ha una rosa più ampia e assortita, in cui sono entrati gente come Pandev, Inler e Fernandez, solo per citarne alcuni, e senza nulla togliere agli altri.
Sperare in una vittoria contro i Citizens all’esordio potrebbe sembrare troppo, considerando la caratura degli avversari, e pensando anche a quello che è successo nell’amichevole contro il Barcellona. Pare logico pensare più ad un pareggio, che comunque sarebbe uno straordinario inizio, ma il Napoli stupisce nel bene e nel male e noi tifosi dobbiamo abituarci a tutto.
Non vediamo l’ora di sentire quella dolce musichetta, la sigla della Champions League, che finora abbiamo sentito solo per le partite degli altri. Ma adesso tocca a noi, finalmente. Napoli si mobiliterà, anche se non potrà essere tutta nello stadio di Manchester. In tv, per radio, su internet, ma anche solo col pensiero, il popolo napoletano non vede l’ora di vivere questa serata, questo giorno dei giorni, sperando che trascorra nel miglior modo possibile per i propri colori.
Forza Napoli, fatti onore, e non mollare mai!
Ventuno anni dopo c’è un Napoli che è un collettivo con qualche grande talento: Cavani, Hamsik, Lavezzi, Inler, che si rituffa nel gotha del calcio che nel frattempo dsi è allargato: non c’è più solo chi vince il campionato, ma anche chi ci è andato vicino, e che nell’anno in corso intende riprovarci: quindi tutte squadre fortissime.
Per una squadra debuttante come questo nuovo Napoli targato de Laurentiis, nato dalle ceneri del fallimento del Napoli storico, è un appuntamento tutto nuovo, e per questo difficile, all’apparenza insormontabile. Il sorteggio, ma era normale, gli ha presentato tre colossi: Manchester City, Bayern Monaco, Villareal.
Il primo atto a Manchester è quello di stasera, che ci regalerà un meritato ritorno. Un rientro nel calcio che conta dalla porta principale, e contro un’avversaria terribile, ma non invincibile. LA squadra di Mancini fa paura, sta diventando una macchina da gol, ma il Napoli cresce, migliora giorno dopo giorno, e soprattutto stupisce per come vince e per come gioca.
La gara di Cesena, vinta per tre reti a una, è sembrato il naturale continuo della scorsa stagione, sotto ogni punto di vista. Il Napoli parte bene, si fa raggiungere, ma al momento opportuno viene fuori e fa suo l’incontro. Non sono mancati gli errori, in difesa e sulle fasce, dove la squadra fa ancora fatica e deve cercare di non mostrare troppo il fianco. Sono questi i punti deboli da eliminare adesso, ma in più rispetto all’anno scorso Mazzarri ha una rosa più ampia e assortita, in cui sono entrati gente come Pandev, Inler e Fernandez, solo per citarne alcuni, e senza nulla togliere agli altri.
Sperare in una vittoria contro i Citizens all’esordio potrebbe sembrare troppo, considerando la caratura degli avversari, e pensando anche a quello che è successo nell’amichevole contro il Barcellona. Pare logico pensare più ad un pareggio, che comunque sarebbe uno straordinario inizio, ma il Napoli stupisce nel bene e nel male e noi tifosi dobbiamo abituarci a tutto.
Non vediamo l’ora di sentire quella dolce musichetta, la sigla della Champions League, che finora abbiamo sentito solo per le partite degli altri. Ma adesso tocca a noi, finalmente. Napoli si mobiliterà, anche se non potrà essere tutta nello stadio di Manchester. In tv, per radio, su internet, ma anche solo col pensiero, il popolo napoletano non vede l’ora di vivere questa serata, questo giorno dei giorni, sperando che trascorra nel miglior modo possibile per i propri colori.
Forza Napoli, fatti onore, e non mollare mai!
domenica 11 settembre 2011
Le pagelle di Cesena-Napoli
De Sanctis 6: due parate facili, un tentativo andato male in occasione del gol.
Campagnaro 6,5: un gol che fa bene soprattutto al suo morale di uomo, dopo la tragedia capitatagli in estate. Partita piuttosto positiva, nonostante qualche errore.
Cannavaro 5,5: una pecca grave è quella che ha portato al gol, in cui si fa anticipare da Guana.
Aronica 6: dopo qualche sofferenza iniziale, prende le misure alla sua partita.
Dal 21’ s.t. Pandev 6: impressiona positivamente come giochi per la squadra e cerchi l’assist ai compagni. Quando l’assist però arriva a lui, da parte di Maggio, a porta vuota, colpisce incredibilmente la traversa. Speriamo si rifarà presto.
Maggio 6: soffre un po’ sulle ripartenze cesenati, che non riesce a fronteggiare a dover e in fase difensiva. Quando però passa all’attacco è lui il pericolo ed il Cesena se ne accorge.
Inler 6,5: un piacere vederlo giocare quando prende palla e apre il gioco su entrambe le corsie. Passaggi precisi, tanto cervello, ora gli serve recuperare solo il passo per interdire. Lo aspettiamo.
Dzemaili 5,5: fa un po’ fatica a trovare la sua giusta posizione in campo, cosa complicata anche dalla condizione non ancora ottimale.
Dossena 5,5: anche lui soffre il Cesena che parte sulle fasce, e spesso è in ritardo nelle chiusure. Nella ripresa buona prova in attacco.
Santana 5,5: poco incisivo, poco concreto, poco in forma. Giustamente sostituito. Ma non bocciamolo.
dal 16’ s.t. Hamsik 7: entra in campo e trascina la squadra al successo. Con il piglio del condottiero prende posto a centrocampo e inizia a macinare gioco. Serve e Campagnaro l’assist per il gol del vantaggio azzurro, poi ci mette del suo anche nel tabellino, inventandosi un gran sinistro imprendibile per il portiere avversario. Non male considerando che ha giocato solo mezz’ora. Ma noi tifosi del Napoli siamo molto esigenti: lo vogliamo sempre così.
Lavezzi 6,5: un gol da opportunista in apertura di partita, qualche bella giocata delle sue, ma deve ancora crescere e trovare l’intesa con i nuovi. Quella con Cavani invece c’è sempre.
38’ s.t. Fernandez s.v.: pochi minuti per lui, giusto il tempo di festeggiare l’esordio in serie A.
Cavani 5,5: non è ancora lui e si vede quando tira, quando scatta e quando si smarca. Ma noi lo aspettiamo.
Mazzarri 6,5: giocare su tre fronti gli è già capitato lo scorso anno. Sta imparando a gestire bene la squadra, che riesce a vincere e ad avere il piglio giusto nonostante l’avversario sia ben messo in campo, e nonostante la condizione fisica non sia ancora quella ottimale. Adesso c’è la Champions, in cui deve fare il possibile, con la squadra, per cominciare bene.
Campagnaro 6,5: un gol che fa bene soprattutto al suo morale di uomo, dopo la tragedia capitatagli in estate. Partita piuttosto positiva, nonostante qualche errore.
Cannavaro 5,5: una pecca grave è quella che ha portato al gol, in cui si fa anticipare da Guana.
Aronica 6: dopo qualche sofferenza iniziale, prende le misure alla sua partita.
Dal 21’ s.t. Pandev 6: impressiona positivamente come giochi per la squadra e cerchi l’assist ai compagni. Quando l’assist però arriva a lui, da parte di Maggio, a porta vuota, colpisce incredibilmente la traversa. Speriamo si rifarà presto.
Maggio 6: soffre un po’ sulle ripartenze cesenati, che non riesce a fronteggiare a dover e in fase difensiva. Quando però passa all’attacco è lui il pericolo ed il Cesena se ne accorge.
Inler 6,5: un piacere vederlo giocare quando prende palla e apre il gioco su entrambe le corsie. Passaggi precisi, tanto cervello, ora gli serve recuperare solo il passo per interdire. Lo aspettiamo.
Dzemaili 5,5: fa un po’ fatica a trovare la sua giusta posizione in campo, cosa complicata anche dalla condizione non ancora ottimale.
Dossena 5,5: anche lui soffre il Cesena che parte sulle fasce, e spesso è in ritardo nelle chiusure. Nella ripresa buona prova in attacco.
Santana 5,5: poco incisivo, poco concreto, poco in forma. Giustamente sostituito. Ma non bocciamolo.
dal 16’ s.t. Hamsik 7: entra in campo e trascina la squadra al successo. Con il piglio del condottiero prende posto a centrocampo e inizia a macinare gioco. Serve e Campagnaro l’assist per il gol del vantaggio azzurro, poi ci mette del suo anche nel tabellino, inventandosi un gran sinistro imprendibile per il portiere avversario. Non male considerando che ha giocato solo mezz’ora. Ma noi tifosi del Napoli siamo molto esigenti: lo vogliamo sempre così.
Lavezzi 6,5: un gol da opportunista in apertura di partita, qualche bella giocata delle sue, ma deve ancora crescere e trovare l’intesa con i nuovi. Quella con Cavani invece c’è sempre.
38’ s.t. Fernandez s.v.: pochi minuti per lui, giusto il tempo di festeggiare l’esordio in serie A.
Cavani 5,5: non è ancora lui e si vede quando tira, quando scatta e quando si smarca. Ma noi lo aspettiamo.
Mazzarri 6,5: giocare su tre fronti gli è già capitato lo scorso anno. Sta imparando a gestire bene la squadra, che riesce a vincere e ad avere il piglio giusto nonostante l’avversario sia ben messo in campo, e nonostante la condizione fisica non sia ancora quella ottimale. Adesso c’è la Champions, in cui deve fare il possibile, con la squadra, per cominciare bene.
sabato 10 settembre 2011
Cesena-Napoli 1-3
Cesena: Ravaglia, Comotto, Van Bergen, Benalouane, Lauro, Parolo (36' st Martinez), Guana, Colucci (13' st Rossi), Eder (24' st Bogdani), Mutu, Candreva. A disp. Calderoni, Ricci, Meza Colli, Martinez, Ceccarelli. All. Gianpaolo
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (21' st Pandev), Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Santana (16' st Hamsik), Lavezzi (38' st Fernandez), Cavani. A disp. Rosati, Zuniga, Chavez, Mascara. All. Mazzarri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 4' pt Lavezzi, 24' pt Guana, 22' st Campagnaro, 42' st Hamsik
Note: ammoniti Santana, Candreva, Lavezzi, Cannavaro, Lauro. Espulso al 10' Benalouane per doppia ammonizione.
Chi ben comincia… E il Napoli comincia bene, almeno sul piano del risultato. Tre a uno al Cesena sul sintetico del Manuzzi, e tre punti che fanno morale ad inizio campionato. C’è da lavorare, ma questo vale per tutti, ad inizi campionato la condizione non è perfetta, e in campo si è visto.
Dopo la partenza bruciante che ha portato al gol di Lavezzi, il Napoli ha arrancato particolarmente sulle fasce. Il gol del pareggio cesenate messo a segno da Guana ne è la prova.
Ma il cuore Napoli c’è sempre, e non molla mai, ed ecco che viene fuori la squadra che conosciamo.
Nella ripresa gli azzurri scendono in campo determinati, prendono il pallino del gioco e capovolgono l’incontro, prima con Hugo Campagnaro (gol importante per il suo morale dopo l’incidente che l’ha visto protagonista in estate), poi la bordata del nuovo entrato Hamsik, tra i migliori, che mette al sicuro il risultato, e permette di cominciare a pensare a Manchester con un po’ d’anticipo.
Ottimo inizio in campionato per il Napoli, ora noi tutti speriamo di fare altrettanto anche in Champions League.
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (21' st Pandev), Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Santana (16' st Hamsik), Lavezzi (38' st Fernandez), Cavani. A disp. Rosati, Zuniga, Chavez, Mascara. All. Mazzarri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 4' pt Lavezzi, 24' pt Guana, 22' st Campagnaro, 42' st Hamsik
Note: ammoniti Santana, Candreva, Lavezzi, Cannavaro, Lauro. Espulso al 10' Benalouane per doppia ammonizione.
Chi ben comincia… E il Napoli comincia bene, almeno sul piano del risultato. Tre a uno al Cesena sul sintetico del Manuzzi, e tre punti che fanno morale ad inizio campionato. C’è da lavorare, ma questo vale per tutti, ad inizi campionato la condizione non è perfetta, e in campo si è visto.
Dopo la partenza bruciante che ha portato al gol di Lavezzi, il Napoli ha arrancato particolarmente sulle fasce. Il gol del pareggio cesenate messo a segno da Guana ne è la prova.
Ma il cuore Napoli c’è sempre, e non molla mai, ed ecco che viene fuori la squadra che conosciamo.
Nella ripresa gli azzurri scendono in campo determinati, prendono il pallino del gioco e capovolgono l’incontro, prima con Hugo Campagnaro (gol importante per il suo morale dopo l’incidente che l’ha visto protagonista in estate), poi la bordata del nuovo entrato Hamsik, tra i migliori, che mette al sicuro il risultato, e permette di cominciare a pensare a Manchester con un po’ d’anticipo.
Ottimo inizio in campionato per il Napoli, ora noi tutti speriamo di fare altrettanto anche in Champions League.
venerdì 9 settembre 2011
Napoli, è l'ora delle verità
Dieci settembre: questa la data d’avvio al campionato per il Napoli. Gli azzurri saranno di scena a Cesena. E’ questa la seconda di campionato, ma in realtà è la prima effettiva, visto l’assurdo sciopero dei calciatori ora rientrato.
Cesena –Napoli sarà la gara che ci darà le prime impressioni ufficiali su questo nuovo Napoli, che guarda avanti, punta in alto, ma che è chiamato innanzitutto a ripetersi, ad emulare la straordinaria stagione passata. Se lo scorso anno fu una sorpresa, adesso dovrà essere l’anno della conferma, e confermarsi, si sa, è sempre difficile. Se il Napoli sulla carta, da parte degli esperti, visto anche il suo ottimo mercato, è stato avvicinato alle grandi, sarà necessario dare le risposte vere sul campo. Un campo che quest’anno vedrà gli azzurri impegnati su tre fronti, e che dopo una lunga pausa sparerà subito un bel po’ di cartucce.
Dopo la gara col Cesena c’ quella in Champions League con il Manchester City, e poi in casa con il Milan, che al suo esordio ha acciuffato la Lazio sul pari nel finale dopo che era sotto di ben dure reti.
Potrebbe essere un campionato ancora una volta equilibrato, ed il Napoli può ritagliarsi il suo spazio. Starà poi a squadra e allenatore fare in modo che questo spazio sarà il più grande possibile, dipenderà solo ed esclusivamente da loro.
Noi tifosi ci saremo, come sempre, su tutti i fronti, Napoli, adesso tocca a te: è iniziata l’ora della verità!
Cesena –Napoli sarà la gara che ci darà le prime impressioni ufficiali su questo nuovo Napoli, che guarda avanti, punta in alto, ma che è chiamato innanzitutto a ripetersi, ad emulare la straordinaria stagione passata. Se lo scorso anno fu una sorpresa, adesso dovrà essere l’anno della conferma, e confermarsi, si sa, è sempre difficile. Se il Napoli sulla carta, da parte degli esperti, visto anche il suo ottimo mercato, è stato avvicinato alle grandi, sarà necessario dare le risposte vere sul campo. Un campo che quest’anno vedrà gli azzurri impegnati su tre fronti, e che dopo una lunga pausa sparerà subito un bel po’ di cartucce.
Dopo la gara col Cesena c’ quella in Champions League con il Manchester City, e poi in casa con il Milan, che al suo esordio ha acciuffato la Lazio sul pari nel finale dopo che era sotto di ben dure reti.
Potrebbe essere un campionato ancora una volta equilibrato, ed il Napoli può ritagliarsi il suo spazio. Starà poi a squadra e allenatore fare in modo che questo spazio sarà il più grande possibile, dipenderà solo ed esclusivamente da loro.
Noi tifosi ci saremo, come sempre, su tutti i fronti, Napoli, adesso tocca a te: è iniziata l’ora della verità!
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