E’ bastata una sconfitta, tra l’altro clamorosa e un po’ anche casuale, per gettare il Napoli dalle stelle alle stalle. C’era da aspettarselo da una piazza come Napoli, che si esalta e si deprime facilmente, ma adesso dobbiamo star calmi, perché quest’anno anche i tifosi devono dimostrare di essere all’altezza della situazione, come fanno sugli spalti.
Sui social network, nelle trasmissioni delle reti locali, sui giornali e sui siti dedicati sono tante le critiche verso il Napoli e verso il tecnico Mazzarri, per la sconfitta di Verona, che in realtà doveva avere le sembianze di uno scialbo zero a zero, se non fosse stato per l’episodio assurdo che ha portato al gol del fortunatissimo Moscardelli.
Un gol e una sconfitta che fano sprofondare tutti nella depressione e nella critica acerrima. Tutti quelli che hanno esaltato gli azzurri per la tripletta di Cavani al Milan ora sono gli stessi che dicono che la squadra è inadeguata e l’allenatore è un brocco. Assurdo.
Mercoledì Mazzarri ha dato certo luogo ad un turn over inedito per il Napoli, che negli anni addietro lo aveva sì adottato, ma non in maniera così massiccia, dando spazio addirittura a ben sei seconde linee, e lasciando ai box il trio delle meraviglie Cavani, Lavezzi, Hamsik. Il Napoli ha fatto fatica a macinare gioco, ma era normale, con un Chievo che si difende in dieci e con una squadra che non ha mai giocato assieme.
L’errore di Fideleff, fino a quel momento molto positivo, ha tagliato le gambe alla squadra ed al giocatore stesso, e nemmeno gli ingressi dei migliori, Inler compreso, è riuscito a dare alla squadra quella scossa che le avrebbe permesso di raddrizzare l’incontro.
Fare un turn over così è rischioso, come abbiamo visto, ma probabilmente può essere utile per far capire a chi non è esattamente titolare, che quest’anno c’è bisogno anche di lui, e se chiamato in causa non dovrà far rimpiangere gli assenti. E’ probabile che questa situazione si ripeterà altre volte durante questa lunga ed estenuante stagione, e tutta la rosa deve essere pronta a giocare contro chiunque, senza mai sottovalutare nessuna squadra. Umili, quindi, e mai presuntuosi: un po’ di presunzione ieri in effetti l’abbiamo vista, inutile negarlo, ma la si è regolarmente pagata.
Non bisogna abbattersi quando si perde, né esagerare con gli elogi quando si vince. Questa squadra è forte, può far bene, ma è giusto non fare proclami esagerati, né darle addosso al primo passo falso. LA serie A è sempre più tesa e nervosa, come lo dimostrano le espulsioni in crescita e le tre pancine già saltate, e noi dobbiamo cercare di distinguerci se vogliamo fare la differenza quest’anno. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci, ma dobbiamo fare il nostor e crederci innanzitutto noi tifosi, con il nostro comprotamento.
Mazzarri non è uno stupido, anche se queste decisioni sono nuove anche per lui. Imparerà col tempo a fare il turn over nel miglior modo possibile senza indebolire l’intelaiatura della squadra. In questa stagione si ha bisogno di tutti, e ancora di più degli straordinari tifosi. Ma che facciano i tifosi intelligenti, come merita il Napoli, e oltre ad essere strepitosi sugli spalti lo siano anche in tutte le altre loro manifestazioni nei confronti della squadra.
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