Chievo: Sorrentino, Sardo, Morero, Cesar, Jokic, Rigoni, Bradley, Hetemaj, Cruzado (14' st Sammarco), Paloschi (39' st Mandelli), Thereau (14' st Moscardelli). A disp. Puggioni, Frey, Vacek, Grandolfo. All. Di Carlo
Napoli: De Sanctis, Fernandez, Aronica, Fideleff, Maggio (13' st Inler), Gargano, Dzemaili, Zuniga, Santana (13' st Cavani), Mascara (26' st Hamsik), Pandev. A disp. Rosati, Grava, Cannavaro, Chavez. All. Mazzarri
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatore: 27' st Moscardelli
Note: ammoniti Fideleff, Inler, Sorrentino, Rigoni
In serie A non si può sottovalutare nessuno. Col senno di poi Mazzarri forse non rifarebbe la scelta di cambiare la squadra per otto undicesimi rispetto a quella che domenica ha battuto il Milan. Ma il turn over bisogna farlo quest’anno, e sconfitte come quella maturata contro il Chievo forse ci aiuteranno anche a crescere sugli errori, far crescere anche l’allenatore. Non sono bastati gli innesti di hamsik, Cavani e Inler per raddrizzare la gara.
Un Napoli brutto, come brutta è stata la partita, sbloccata solo da un episodio, in cui il Napoli, con il buon Fideleff, all’esordio, fa harakiri spianando a Moscardelli la strada per un rigore in movimento da tre punti.
Tutto qui. Niente punti e ora guardiamo avanti: sabato c’è già la Fiorentina, e forse sarà ancora turn over. Ma probabilmente Mazzarri non lo farà di nuovo in maniera così massiccia.
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