Manchester City: Hart, Zabaleta, Kompany, Kolarov (31' Clichy), Yaya Tourè, Barry, Silva, Aguero, Nasri (31' st Johnson), Dzeko (36' st Tevez). A disp. Pantilimon, Richards, Savic, Kolo Tourè. All. Mancini
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik (44' st Santana), Lavezzi (13' st Dzemaili), Cavani (38' st Pandev). A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All. Mazzarri
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatore: 24' st Cavani, 30' st Kolarov
Note: ammoniti Maggio, Zabaleta, Cannavaro, Aronica, Inler
Poteva andare meglio, ma anche peggio. Come esordio noi tifosi non posiamo che essere contenti. Il Napoli pareggia a Manchester contro il City, dimostrando di essere all’altezza della situazione. E se continua così la qualificazione non è un’utopia.
I citizens sono forti fisicamente, hanno tecnica da vendere, con Aguero, Dzeko e gli altri, ma il napoli c’è. Serra le fila, chiude le fasce, e soffre n po’ a centrocampo è bravo a ripartire, in particolare con il Pocho l’asso argentino prima di farsi male e lasciare la gara regala un colpo dei suoi che termina con una clamorosa traversa.
Nella ripresa lavezzi si fa male, deve uscire, ma il Napoli non si perde, anzi. Dzemaili gioca alto e crea problemi tattici a Mancini, e la sua squadra soffre. Le micidiali ripartenze del Napoli si traducono in una flash di Maggio, che riesce a servire Cavani. Il matador, in ombra fino a quel momento, torna Matador, e con un bel destro preciso trafigge il portiere del Manchester sotto le gambe. E’ vantaggio!
La gioia totale azzurra dura solo poco più di cinque minuti, perché ci pensa l’ex laziale Kolarov a pareggiare ei conti con una fortunosa punizione.
Subito il gol il Napoli sorprende perché non si perde come magari ci saremmo potuti aspettare qualche anno fa. Il Napoli c’è, non molla, lotta su ogni pallone e cerca anche il gol, con Pandev, nel frattempo subentrato a Cavani.
Il Napoli dà l’impressione di poter vincere, ed è questa la novità. Il Napoli è una grande squadra!
Ottimo risultato il pari, e sotto sotto ci va un po’ stretto. Ma adesso avanti tutta, rimaniamo con i piedi per terra e non dovremo avere paura di nessuno.
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