lunedì 9 marzo 2009

Donadoni prossimo tecnico azzurro?

La sconfitta con la Lazio potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso. E se si continua così il vaso potrebbe essere la coppa Uefa….

Scherzi a parte, Reja rischia, e stavolta rischia sul serio. In queste ore stano circolando un po’ su tutti i siti internet sportivi la possibilità che Edy Reja possa essere sostituito. Al suo posto, dopo il no quasi definitivo di Zaccheroni (www.resport.it) (ma non si sa mai) si sta facendo il nome di Roberto Donadoni, ex tecnico della nazionale italiana, che potrebbe passare dall’azzurro della nazionale a quello del Napoli.

Per domani è previsto un vertice a due tra Marino e de Laurentiis per decidere sul futuro di Reja. Stando alle sue dichiarazioni, dice di essere sempre in buoni rapporti con la società, e di essere pronto ad andare via e dimettersi in caso di richiesta o difficoltà della società. Lo ha fatto già domenica scorsa, ma le sue dimissioni sono state respinte. Stavolta, invece, potrebbero essere accettate. In panchina lo si vede spento, ed incapace di dare una scossa alla squadra, perché forse anche lui ci crede poco. Scuote spesso la testa, ma fa ben poco per far svegliare i suoi piccoli campioncini assonnati, stanchi per le notti brave, lontani, il più delle volte, dalla vista di atleti: e gli infortuni che stanno capitando sono una prova del nove. Un esonero a questo punto non è più da escludere.

La scelta di Donadoni vedrebbe una piccola rivoluzione tattica, e, paradossalmente, il Napoli verrebbe a giocare come ha giocato domenica, con difesa a quattro, trequartista e due punte.

Terza alternativa sarebbe quella di affidare la squadra a Viviani, almeno come molti siti sportivi nazionali recitano (www.corrieredellosport.it). Il secondo di Reja guiderebbe la squadra fino alla scelta di un nuovo allenatore.

Per adesso sono solo ipotesi, ma nelle prossime ore molte cose potrebbero cambiare. Al di là di chi possa sedere sulla panchina azzurra, quello che più conta è il bene del Napoli.

Lavezzi, intanto, dichiara fedeltà alla maglia azzurra nonostante il periodaccio.

1 commento:

assenzio_1982 ha detto...

Caro Antonio, durante questi giorni di passione si parla più del futuro che del presente. capisco che il Lecce, in continua e totale involuzione, si stia giocando il tutto per tutto dando il benservito a Beretta, ma per il Napoli il discorso, per fortuna, è assolutamente diverso. è inutile interrogarsi oggi su chi sarà il prossimo allenatore degli azzurri, anche perchè non si fa altro che continuare a delegittimare Reja. la società, e lo dico da diverso tempo, latita sia nella persona di De Laurentis che in quella di Marino.in un momento delicato come quello attuale, la dirigenza deve dare un segnale forte alla squadra: o si ringrazia Reja per il lavoro svolto e si prende subito un allenatore ( che non sia dichiaratamente un traghettatore), oppure si dice a chiare lettere che Reja allenerà gli azzurri anche per la prossima stagione ( indipendentemente da quelle che saranno le scelte di giugno).

se proprio vogliamo ragionare sul futuro deconcentrandoci sul presente, Donadoni è un nome accattivante. è un buon allenatore che ha fatto vedere molto a Livorno con una squadra assolutamente mediocre, e che ha avuto un'ottima chance in nazionale dove, a mio modesto avviso, ha fatto bene nonostante una serie di circostanze assolutamente sfavorevoli ( continue voci di un ritorno di Lippi, gli addii di Totti e Nesta etc...). eppure esprimo le mie riserve sulla bontà dell'operazione: se da una parte sono innegabili la bravura e la vglia di far bene del mister,dall'altro bisogna ammettere che si sta volando troppo alto. mi spiego meglio. per ospitare Donadoni a Castelvolturno bisogna cambiare un pò di cose, a cominciare dall'assetto societario. può mai Marino sobbarcarsi di tutto? può mai Donadoni accettare passivamente le scelte di mercato di Marino quando, in nazionale con il ruolo di selezionatore, si è mostrato coraggioso convocando gente come Di Natale, Palladino, Semioli o Chiellini? secondo me le risposte deve darsele prima Marino...

concludo con una considerazione riguardo la rosa. io capisco che una società giovane come quella azzurra voglia mostrarsi riconoscente nei riguardi di chi, come Grava o Montervino, ha sposato subito il progetto rinascita, ma bisogna essere realisti e capire che con questi giocatori non si va molto lontano. sebbene De Laurentis, Marino e Reja abbiano più volte smentito velleità europee di champion's ( le smentite sono arrivate dopo i primi ko inaspettati), io ricordo che già in serie B e C il presidente parlava di un Napoli ai vertici del calcio nazionale ed europeo. adesso bidogna mettersi d'accordo: o il Napoli ha bruciato le tappe e, quindi, anche i risultati attuali sono nella norma, oppure si sta rispettando il progetto e si sono fatti passi indietro. e se siamo in regola sulla tabella di marcia, non è il caso di prendere almeno un paio di campioni in grado di far fare il salto di qualità???