giovedì 12 marzo 2009

Ora serve un Team Manager

La gestione del caso Reja-Donadoni ha messo in luce i limiti della dirigenza del Napoli che, per la prima volta dopo cinque anni, inizia a dare i primi segni di cedimento. Ora che si è in serie A lo staff deve essere sì snello, ma non troppo, ed è per questo che Pierpaolo marino non può più fare tutto da solo, e barcamenarsi tra mercato, aspetti gestionali di tipo finanziario, e gestione dello spogliatoio. E’ per questo che occorre un Team Manager. La società se né è già accorta, visti anche i malumori palesi all’interno dello spogliatoio, e nei giorni scorsi erano rimbalzati su molti siti sportivi (tra cui www.resport.it) due nomi di ex azzurri: Peppe Bruscolotti e Roberto Carlos Sosa.

Il primo sarebbe scelto per la sua accurata conoscenza dell’ambiente, e per il suo carattere forte che potrebbe portare ad una gestione dello spogliatoio sedando sul nascere malumori che spesso sfociano in risse, ultima quella tra Santacroce e Denis.

Il secondo, invece, potrebbe continuare quanto ha fatto da giocatore: un elemento che lega facilmente con i compagni e che contribuisce all’integrazione degli argentini, o degli stranieri in generale.

Non sono da escludere “promozioni” di elementi a fine carriera, come lo stesso Luca Bucci (anche se si pensa a lui come futuro preparatore dei portieri) e addirittura Ciccio Montervino, capitano della serie C.

Sicuro è che il nuovo Team Manager del Napoli deve essere un ex giocatore, possibilmente proprio del Napoli. Adesso che si fanno strada malumori che spaccano lo spogliatoio bisogna subito porvi rimedio. In serie A capita spesso che un gruppo molto unito inizia a scricchiolare quando le difficoltà sono tante.

Ma è pur vero che, in un gruppo giovane, se le cose riprendono ad andar bene si ricompatta il tutto. La ricetta è semplice: bisogna remare tutti dalla stessa parte.

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