SI va avanti con Mazzarri, per onorare il contratto e continuare nel progetto di crescita quinquennale. Questo il credo del presidente De Laurentiis, che spegne, o almeno ci prova, le polemiche che in questi giorni stanno infangando la favolosa stagione del Napoli. Il contratto c’è e va rispettato, e se Mazzarri ci ha ripensato deve dirlo al presidente. Conclude così il patron, lanciando un messaggio chiaro all’allenatore: o fai come dico io o ti fermo per un anno.
E adesso la palla passa al tecnico, o, si spera, alla mediazione del suo procuratore. Mazzarri può decidere di lasciare il Napoli ma dovrà chiedere alla sua nuova squadra di rescindere il contratto con una penale, In caso contrario, Mazzarri resta fermo e non può allenare. Nel frattempo il Napoli non si muove ancora sul mercato, cercando prima di sapere chi sarà a sedere sulla panchina azzurra il prossimo anno.
La cosa migliore a questo punto, sarebbe quella di accordarsi e provare a ricucire tutto. La migliore, ma anche la più difficile. Mazzarri avrebbe il suo aumento, le sue garanzie tecniche, insieme al premio Champions (qualcosina in più del promesso weekend a Capri del presidente) e la squadra può ripartire da dove ha finito, dimenticando, col tempo, questo finale di stagione un po’ particolare. Ma lo strappo ormai è avvenuto. Mazzarri, con le sue dichiarazioni di sabato, voleva, a modo suo, essere chiaro con i tifosi, ma ha sollevato un polverone. Adesso ha contro il suo presidente, la stampa (i famosi “detrattori”) e parte della tifoseria, perché dopo l’ennesimo flop della Juve pare proprio Torino la sua prossima destinazione. Il suo tentativo, vero o presunto, di essere accontentato dal presidente, può trasformarsi in un pericoloso boomerang, che lo porterà probabilmente lontano da Napoli.
Il campionato non è finito, bisogna fare quel maledetto punto in queste due gare che restano. Nel frattempo ancora molte cose possono succedere tra allenatore e presidente. Per adesso, il tentativo di De Laurentiis di fare il pompiere, potrebbe non bastare. L’ambiente Napoli è ancora nel pino dell’incendio.
Nessun commento:
Posta un commento