Dopo Lavezzi, batosta anche per Cavani. Tre giornate, campionato finito, inizio del prossimo rimandato. Uno dei calciatori più corretti della serie A paga caro e amaro il secondo di follia di cui è stato protagonista domenica a Lecce ,e saluta in anticipo il campionato, che non lo vedrà quindi capocannoniere.
Come con Lavezzi e lo sputo con Rosi, Il giudice sportivo va giù pesante sul Napoli, facendo capire che non ha intenzione di perdonare. E ora si prevede un accanimento anche sul Matador, dopo che a Lavezzi, scontata la squalifica, gli arbitri hanno fischiati molti meno falli.
Un peccato per Cavani, che è un ragazzo maturo e che avrà sicuramente la possibilità di riflettere sull’episodio, che sicuramente è da condannare, ma non fino a questo punto. Oltre al fallo su Giacomazzi, infatti, il Matador ha messo tre volte la mano sulla spalla dell’arbitro, rivolgendogli forse un battuta, un falso complimento per la decisione, che nel referto è stata riportata come “apprezzamento ironico e irriguardoso”. Ci si poteva andare anche più cauti, soprattutto tenendo presente che di fronte si aveva un ottimo ragazzo, ma vabbè… Il Napoli è nervoso, non ne ha più, e l’episodio ne è figlio. Ma il campionato non è finito, manca un punto, e tutti devono remare alla conquista del punto… “perduto”. Poi ci sarà tempo per ricominciare, e se necessario ricomporrei cocci.
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