Lo diciamo senza ironia, perché non abbiamo nulla contro telenovela e soap opera, ma il futuro di Mazzarri sta tenendo banco come difficilmente ci aspettavamo. Un continuo tourbillon di rinvii, incertezze e nomi da accostare alla panchina azzurra (ultiva voce, il ritorno di Edy Reja), in caso di addio del tecnico artefice del terzo posto e della storica qualificazione in Champions League.
Il caso lo ha creato il tecnico stesso, e ora proprio lui rischia di farsi tornare il micidiale boomerang. Lo hanno corteggiato Juve e Roma, piazze abituate ad un certo tipo di calcio, che sicuramente possono stuzzicare il tecnico, che adesso però si ritrova con un pugno di mosche in mano, perché entrambi i club pare si stiano orientando altrove per la guida tecnica.
Mazzarri in un sol botto si è visto spuntare le armi da mettere in campo nel famoso e tanto atteso faccia a faccia con De Laurentiis, che invece, dal canto suo, sta facendo cuocere il tecnico “nel suo brodo”, pensando prima al rinnovo di Cavani, dispendioso, ma meritatissimo, e rimandando l’incontro, che secondo i bene informati doveva avvenire in questa settimana. Il presidente fa finta di niente, impugnando il contratto che è ancora per un anno, ma è certo che i due dovranno pur incontrarsi, se non per il mercato, che deve partite al più presto possibile e che non può fare a meno dell’avallo di chi allena la squadra.
Mazzarri chiede un aumento, legittimo, e uomini all’altezza della Champions, legittimo anche questo, ma le vicende degli ultimi giorni gli fanno acquisire minore potere in una querelle che, se chiusa male, potrebbe anche portare ad un clamoroso stop forzato del tecnico, che per la prossima stagione potrebbe addirittura restare, inizialmente, senza una panchina, esattamente come gli accadde con la Samp, quando poi, a campionato in corso, scelse Napoli.
In questi casi dovrebbe prevalere il buon senso, e soprattutto il bene del Napoli, che in una stagione importantissima per la sua crescita come quella che inizierà a luglio, deve, se non essere superiore, il Napoli è chiamato a fare almeno quanto fanno le grandi più blasonate.
Che la telenovela abbia fine, positiva, per il Napoli e i suoi tifosi.
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