La sconfitta della Lazio contro la Juve ha messo i biancorossi a otto lunghezze dal Napoli. A tre giornate dalla fine il Napoli è a un passo dalla conquista della qualificazione Champions League. Ad un passo, appunto, ma il traguardo non è ancora conquistato. Perché? Semplice: la matematica non è un’opinione.
Tre partite da giocare vuole dire nove punti ancora in palio, nove unità che sono più di otto, stando almeno a quanto descrive la matematica. Gioire prima del tempo non porta bene, e rischia di rilassare un ambiente che già vacilla per vari motivi, e che deve restare concentrato fino alla fine per non sbagliare ora che è sullo scatto finale. Una delle due quinte, l'Udinese, potrebbe ancora insidiarci, perché dista nove punti da noi, e ci ha battuti in entrambi gli scontri diretti. E questo nonostante ci sia in programma lo scontro diretto tra Udinese e Lazio.
Non fanno bene al Napoli tutti questi festeggiamenti prima del tempo, e le voci che rischiano di destabilizzare l’ambiente: De Laurentiis in dissidio con Mazzarri, che per il prossimo anno vorrebbe, secondo i bene informati, una squadra con almeno tre o quattro rinforzi per non sfigurare in Champions, altrimenti andrà alla Juve.
E’ triste leggere certe cose proprio in questi momenti, in cui bisogna remare tutti dalla stessa parte. De Laurentiis, nonostante la linea aziendale, non pare uno taccagno, né cocciuto, ed è probabile che quest’anno vada in deroga ai precedenti, abolendo il tetto ingaggi, e mettendo mano ad un portafogli che diventerà più ricco, e per questo non lesinerà acquisti e premi Champions vari.
Perciò stiamo tutti calmi, resistiamo ancora un po’ prima di festeggiare, o prima di gettare fango sul Napoli che verrà, che non è ancora nato. Questo il momento di restare ancora uniti, per trascinare gli azzurri al traguardo che sogniamo quasi da una vita.
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